Competitors è un gioco di Sebastiano Todaro che ha prodotto insieme a Tambù. Se amate la geografia e la pianificazione, allora siete nel posto giusto.
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In altre occasioni, si veda l’articolo su Shopping War o Cheekey Monkeys 2, vi abbiamo un po’ accennato a quello che fa Tambù.
Non è propriamente un editore, ma un’azienda che supporta autori di gioco nello sviluppo delle loro idee. Tra l’altro fornisce anche corsi di su diversi aspetti dei giochi.
Competitors è un gioco che nasce in questo ambiente che, come vedremo prossimamente, si basa sull’esperienza personale dell’autore nel mondo delle spedizioni.
Nelle conclusioni vedremmo se il pacco lo abbiamo preso o inviato.
Competitors
Tambù
Da 2 a 5 giocatori. Età 14+
Durata: 2 – 3 ore
Costo: 50 eur
Una scatola di peso
Competitors si presenta in un bel scatolone pesante.
Tutto il materiale del gioco è molto curato ma, soprattutto, è abbondante.
Le carte ad esempio sono quasi trecento e il tabellone stesso non è un semplice pieghevole, ma è formato da 9 plance separate.
L’area di gioco è quindi 90 x 65 cm, molto ampia per questo tipo di giochi.
E’ rappresentato il planisfero: sono segnati i confini, le dogane e i tipi di territorio (ad esempio montuoso o pianeggiante, com associati differenti costi di spostamento).
Sono poi rappresentati aeroporti, che siano internazionali o regionali ed anche i porti.
Diversi mezzi di trasporto
Ogni giocatore di Competitors ha un set di segnalini che rappresentano i mezzi di trasporto della propria compagnia.
Sono questi truck (camion), aeroplani o navi.
C’è anche spazio per la propria sede operativa e una plancia personale tiene traccia del punteggio e ricapitola le regole principali del gioco.
Assegnata una nazione dove posizionare la sede e preso in consegna un set di mezzi di trasporto e un piccolo budget, si inizia a giocare.
Pianificare le consegne in una corsa contro il tempo
Un po’ di gergo
Competitors è quello che viene definito, in base alla sua meccanica principale, un pick-up & delivery.
Significa che il gioco si basa sulla raccolta su una città della mappa di un bene (qui in realtà non collegato fisicamente a niente) e la consegna dello stesso in un’altra.
L’avvenuta consegna viene ricompensata in denaro e, tramite una tabella, in punti.
Il modo con cui avviene la consegna è tramite lo spostamento dei mezzi sulla griglia, pagando denaro e punti azione.
Un’attenta pianificazione della mano
Si diceva che Competitors è ricco di carte. In effetti se ne usano tante.
Fra le azioni principali che un giocatore ha a disposizione c’è proprio la dichiarazione di una missione da compiere (il termine del gioco è contratto, ma qui farebbe confusione).
Si tratta di un tris di carte calato dalla mano del giocatore formato da un mittente, un contratto e una destinazione.
Per questo, tornando un attimo al gergo, possiamo dire che Competitors si basa anche sulla gestione della mano di carte.
La mano del giocatore difatti si popola velocemente e sta a lui calare i tris più convenienti in base al disposizione del momento dei suoi mezzi di trasporto.
Un gioco da molti aspetti simulativi
Come riportato nell’introduzione, Competitors si basa sull’esperienza dell’autore.
Il gioco quindi non richiede solo lo spostamento di merci virtuali da punto a punto, ma anche di gestire tutta una serie di circostanze che realmente vengono affrontate da chi si occupa di spedizioni o logistica.
Nella scatola troverete due dadi, che non servono allo spostamento delle pedine-mezzi.
A inizio turno il loro lancio determina invece le condizioni climatiche e politico sociali come dall’incrocio di due tabelle.
Diciamo che in questo modo si simulano gli “imprevisti del mestiere“, così come la pesca casuale di una carta Dogana ogni qualvolta si passi una frontiera con un carico.
Certo sta anche a voi non mettervi nei guai, magari trasportando merci illegali, sebbene sia più redditizie.
Ampia libertà ai giocatori
Competitors ha un regolamento molto ampio, scaricabile sulla pagina di Tambù.
Le 32 pagine sembrano tante, ma in realtà sono così numerose perché l’autore ci tiene a essere chiaro e ribadisce spesso molti concetti, nella paura di essere frainteso.
Alla fine è un intento lodevole.
Inoltre ci sono 8 pagine che dicono semplicemente che i giocatori possono avere tra loro qualunque tipo di trattativa e hanno la possibilità di acquistare mezzi addizionali e aprire nuovi sedi.
Questo è difatti l’uso dei Soldi in Competitors, dove invece la vittoria è basata sui punti, che si ottengono in base alla difficoltà delle consegne effettuate.
Probabilmente sono infatti due gli elementi distintivi di Competitors: l’ampia scelta lasciata ai giocatori e l’alto livello simulativo.
In conclusione
Competitors è un gioco di Sebastiano Todaro prodotto in collaborazione con Tambù.
Di base è un pick-up & delivery, ovvero un gioco dove si vince se si è efficienti nella consegna di un bene, trasportandolo da un punto all’altro del tabellone.
L’autore lavora molto bene su questa meccanica, introducendo molti elementi che aumentano il realismo del titolo.
L’autore ci spiega uno degli aspetti più simulativi di Competitors, ovvero l’uso delle tabelle. Altri video sono disponibili sul canale Youtube di Competitors
Questo, un po’ nelle tabelle degli una Tabella Eventi Meteorologici-Naturali e Umani e Tabella Eventi Politico-Sociali, rende a volte un po’ laborioso il riordino di inizio turno.
Competitors non è un gioco complesso, ma è talmente ampio che si poteva dal regolamento base estrarre una parte per creare una versione family.
Le missioni, gestite dal giocatore in maniera autonoma tramite la propria mano di carte, è una scelta di design.
Nel senso che non né meglio né peggio di, ad esempio, attribuirlo dopo un’asta (come in Alta Tensione) o comprarli da un mercato comune (come le carte di Agricola).
Il materiale di Competitors
E’ il terzo titolo d Tambù che vi presentiamo. Gli altri due giochi visti in precedenza erano party games, ovvero giochi dall’ambientazione più frivola e destinati anche al pubblico occasionale.
Competitors è qualcosa che come target di pubblico punta più in alto.
Abbiamo visto altri titoli che sono le prime pubblicazioni di un autore freelance.
Iniziamo col dire che questi autori sono in particolare appassionati.
Il loro gioco non è un mero prodotto, ma un’opera, una creatura che tengono sia vestita di tutto punto.
Questo spiega l’abbondanza e sontuosità del materiale, la cura del dettaglio e il manuale puntiglioso, in modo che il loro gioco non venga frainteso.
Questo può incidere sul costo è vero, ma che il giocatore esigente potrebbe e dovrebbe capire, se non premiare.
Un confronto con un gioco simile
Competitors è qualcosa di diverso rispetto a Bag Man, gioco che abbiamo presentato qualche settimana fa.
Bag Man è un gioco veloce, semplice, che si ispira molto al Monopoly.
I giochi hanno quindi due target diversi di pubblico a nostro avviso, come del resto sono frutto di due vissuti differenti.
Competitors ci parla della logistica e della pianificazione, Bag Man ci mette di fronte ad una società più piccola e alle vicissitudini del quotidiano di un conducente di furgoni.