Siamo chiamati da Cranio Creations a organizzare un bioparco: New York Zoo.
E’ l’ultima fatica del prolifico e acclamato Uwe Rosenberg, passato alla storia ludica con Agricola e ha continuato poi con un altro filone, tipo quello di Patchwork e Seconda Chance.
Con New York Zoo vediamo se ha portato qualcosa di nuovo sui nostri tavoli.
Ci vediamo alle conclusioni, ma non date da mangiare agli animali per favore.
New York Zoo
Cranio Creations
Da 1 a 5 giocatori. Età 10+
Durata: 45 minuti
Costo: 34.99 eur
Meeple per tutti
Partiamo dall’effetto wow con cui Cranio Creations e Rosenberg attirano la nostra attenzione.
I “cucciolosi”, come riporta il retro della scatola, meeple a forma di animale.
Sono 126 animaletti in legno di 5 colori diversi.
Troviamo i canguri, le volpi artiche, i pinguini, o fenicotteri e i suricati.
Questi ultimi animali sono buffissimi e ci ricordano una gita al Bioparco di Roma.
La loro posa caratteristica è quella rappresentata, di vedetta, che a turno assumono fuori dalla tana.
Tessere alla Tetris
Abbiamo quindi una dotazione di meeple che ricorda quella di Agricola della versione uplay.it.
Ci sono poi tante tessere, come diciam0 noi, a forma di pezzi di Tetris.
Per l’appunto le stesse che potremmo trovare in Patchwork o che dobbiamo disegnare in Seconda Chance.
Prendono il nome di Recinti e il giocatore li dovrà collocare, con la classica logica ad incastro, sulla sua Plancia.
La Plancia Giocatore è per l’appunto una griglia con alcune Casette a lato.
Altre tessere, meno sagomate e di dimensioni molto differente tra loro, sono le Tessere Attrazione.
C’è poi una Striscia Azione, che ha come dei denti di sega
Negli spazi si andranno a collocare all’inizio i Recinti, divisi in dimensioni e tonalità di verde.
Un Elefante corre su queste tessere indicando l’ultima azione scelta.
Un ibrido tra Agricola e Patchwork
Setup complesso se non si fa attenzione
Ci siamo dilungati sull’illustrazione del materiale, perché è davvero opulento e particolare.
Cerchiamo di capire se è uno specchietto per le allodole oppure se dietro c’è un gioco robusto.
La preparazione la prima volta è un po’ macchinosa.
In pratica bisogna creare pile di 3 Recinti negli spazi fra i denti della Striscia Azione.
Il regolamento dà istruzioni basandosi sulle tonalità di verde che dividono le tessere.
Se fate attenzione però, indica come si differenziano anche per dimensioni (numero di caselle).
A quel punto diventa più semplice che non fare dei raffronti sulle sfumature.
Un turno di gioco
Il giocatore di turno muove l’Elefante di un certo numero di passi a sua scelta, fra le possibilità consentite dal numero di giocatori.
Può così atterrare su una casella blu o su un Recinto.
Le caselle blu forniscono animali, da prendere da una riserva comune.
I Recinti sono pezzi di puzzle da posizionare sulla Plancia Giocatore, dove ogni casella ospita un animale. Ogni Recinto, come ovvio, ospita animali di una sola specie.
Se siete in difficoltà, un po’ come le case di Agricola, si può ospitare un animale temporaneamente in una Casetta.
La stagione degli amori
Durante il percorso dell’Elefante, attraverserà alcune “strisce”. L’immagine indica la specie che si riproduce: se ne avete almeno due in un recinto, potete prenderne un terzo.
In questo modo, o anche prendendoli grazie alla Striscia Azione, riuscirete a riempire i Recinti.
Un Recinto pieno si svuota e permette di scegliere una Tessera Attrazione.
Un gioco senza classifica
Come altri giochi di piazzamento tessere non c’è una classifica.
In pratica vince chi per primo completa la propria griglia e dei criteri spiegano come comportarsi in caso di apparente pareggio (tie-break).
Rosenberg fa un lavoro di cesello per evitare vantaggi dovuti ad essere il primo giocatore e alcuni dettagli regolano la fase di riproduzione e di spostamento degli animali.
Per brevità abbiamo omesso queste parti, ma Cranio Creations mette a disposizione il regolamento gratuitamente.
Scalabilità e strategie
New York Zoo gira bene qualsiasi sia il numero di giocatori e presenta anche una modalità in solitario.
In due giocatori sembra esserci troppa scelta per le tessere Recinto, dal momento che il setup iniziale è uguale in tutte le circostanze.
Cambia però la dimensione del proprio zoo.
Tuttavia per questa modalità Rosenberg ha studiato una modalità rapida, che si fa perdonare per questo difetto.
Diverse strategie attuabili
Abbiamo fatto diverse partite in queste settimane.
Prima di pensare cosa fare, tenete a mente che gli animali, né per numero né per varietà, contribuiscono alla vittoria.
E’ importante però averne a coppia, in modo da poter garantire la generazione di figli che possono andare a popolare nuovi recinti.
Sul Percorso Azione scegliete voi se prendere Recinti da popolare con animali nati nel vostro zoo, oppure se “acquistarli” direttamente.
Attenzione a non lasciare troppi buchi sulla vostra Plancia Giocatore, impossibili magari a colmare con Recinti ma solo con Attrazioni.
Questo problema potrebbe rallentarvi.
In conclusione
New York Zoo è l’ultimo gioco di Uwe Rosenberg, in Italia per Cranio Creations.
Materiali di altissima qualità e varietà, che sicuramente avvicinano il cliente alla scatola.
Gli ziplock (le bustine con la chiusura a pressione) sono già all’interno e ci trovate i meeple animale.
Altre vuote conteranno le tessere una volta defustellate.
Un plauso per la vaschetta di cartone estraibile dalla scatola per ospitare gli animali.
E’ una soluzione che dovrebbero adottare anche gli altri editori.
Il gioco ricorda Patchwork, ma non è solo per due giocatori.
C’è poi una meccanica aggiuntiva, quella del posizionamento degli animali e della loro riproduzione, così come avviene ad Agricola.
Non sappiamo dirvi se siamo di fronte ad un gioco astratto o no. Se vi fate rapire dai meeple degli animali sicuramente vi coinvolgerà.
Amanti del genere Rosenberg o comunque family
Rosenberg è un autore che si odia o si ama. Nel senso che progetta giochi con questo stile e da qualche anno non ci ha abituato a grosse novità.
In New York Zoo, come eleva come meccanica il piazzamento tessere alla Tetris, raggiungendo un livello più elevato di Patchwork, Indian Summer e via discorrendo.
Tuttavia evita di mettersi in una situazione complessa come La Festa per Odino, mantenendosi su un target di pubblico anche alle prime armi.
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