It’s a Wonderful World è un gioco che in Italia è stato portato da Studio Supernova.
E’ un gioco che avevamo visto da parecchio tempo e siamo felici che questo editore pubblicherà anche le espansioni.
Tutto è nato tramite un progetto Kickstarter che raccolse quasi 300.000€.
Nelle conclusioni vedremo cosa serve per costruire un generatore quantico. Se volete aspettatici là.
It’s a Wondeful World
Supernova Games
Da 1-5 giocatori. Età 14+
Durata: 30-60 minuti
Costo: 40 eur circa
Carte…carte…e ancora carte
It’s a Wonderful World è un gioco di carte. E con le carte ci dà dentro, ben 150.
Ci sono Carte Impero, che identificano il giocatore e quelle Sviluppo.
Ci sono poi Cubi Risorsa di plastica trasparente di 6 colori diversi. Uno tipo di questi è speciale, il Krystallium.
I Cubi Risorsa “base” si pongono su un tabellone composto da due parti.
Una volta assemblato è come fosse una freccia 60 x 12 cm.
Il Krystallium invece finisce su una cartoncino, tipo quelli che serve per accogliere i Segnalini Personaggio, Banchiere e Generale.
Tutto sta in ordine all’interno della scatola quadrata che due inserti in cartone dividono i 4 settori.
Anatomia della Carta Sviluppo
Per capire come funziona It’s a Wonderful World, bisogna destrutturare le Carte Sviluppo.
Ce ne sono diverse, ma una Carta Sviluppo è inquadrabile in una delle cinque tipologie, come Scienza, Progetti o Scoperte. Ogni tipologia ha un colore.
In alto a sinistra sono elencati Cubi Risorsa necessari alla costruzione della carta.
Pagate queste risorse, la Carta Sviluppo produce subito le risorse che sono sopra “il piè di pagina”.
Durante i turni successivi saranno invece create le risorse a “piè di pagina”.
Alcune carte produrranno anche punti a fine partita, come indicato nell’angolo in basso a sinistra.
Se non vi va di costruirla, la potete scartare e ottenere la risorsa nell’angolo in basso a destra.
Un possibile misunderstanding
I colori possono portare in confusione il Giocatore Inesperto. Infatti le Carte Sviluppo li intrecciano.
Se prendiamo una Mega-Trivella, vediamo che è una carta Veicolo. Il suo colore è il nero.
Per produrla serve un cubo grigio e due cubi neri, che sono cubi Energia.
La produzione della trivella è un cubo grigio e un cubo blu.
Volevamo puntare l’attenzione che il colore nero viene identificato sia per l’Energia e per i Veicoli.
In realtà la possibilità di errore finisce qua: i simboli che indicano il Cubo Risorsa (un fulmine) e la tipologia di carta (il carro armato) sono ben distinti.
Un ambientazione distopica
Dopo una guerra terminata 10 anni fa, in un futuro che hai dei tratti del Fallout, tutti possono esclamare “It’s a Wonderful World”.
In realtà, le immagini, molto evocative, che vengono proposte ci fanno vedere come ci troviamo in universo distopico.
Tutti sorridono, ma nessuno è felice né tanto meno libero.
I militari, con i Generali, e l’oligarchia finanziaria retta dai Banchieri governano il mondo, ormai diviso in grandi Imperi continentali.
Una meccanica per un gioco di civilizzazione rapido
It’s a Wonderful World è un gioco di civilizzazione di carte, del resto anche rapido. Non può quindi che venire alla mente 7 Wonders.
Si inizia infatti con una fase di draft, in modo che ogni giocatore abbia 7 carte davanti a sé.
Ciascuna Carta Sviluppo può essere sacrificata per ottenere Cubi Risorsa o messa in lista di Costruzione.
Su qui che vanno i cubi ottenuti durante la Produzione dalla propria Carta Impero e dalle Carte Sviluppo costruite in precedenza.
Completata una carta, infatti, questa si impila con le altre e sarà a sua volta produttiva. Alcune di queste produrranno anche punti a fine partita.
C’è il modo anche di ottenere Generali e Banchieri, ad esempio avendo la Supremazia nella produzione di una Risorsa.
Un confronto con 7 Wonders
Ambientazione
Il confronto con 7 Wonders è quindi scontato.
Nel gioco di Bouza l’ambientazione è in epoca classica, anche se le carte sono divise in 3 ere.
It’s a Wonderful World, come dicevamo parlando dell’ambientazione, ci proietta in un futuro appacificato, ma non pacifico.
Qui le carte sono tutte in un unico mazzone e Carte Sviluppo uguali possono essere prodotte.
Interazione
In entrambi i giochi è previsto il meccanismo del draft, cioè di scegliere una carta, passare le altre e ricevere a propria volta un set da un altro giocatore.
Questo sistema “abbatti casualità“, permette anche un’interazione, evitando di passare carte troppo vantaggiose agli avversari.
In 7 Wonders c’è un altro punto di contatto, dato dalle Carte Militari o battaglie, che mettono a confronto il proprio esercito con quello degli avversai seduti a fianco.
It’s a Wonderful World offre un’interazione minore, dove il punto di contatto è forse nella Supremazia di produzione per il Generale o Banchiere in premio.
Scalabilità
Punto decisamente a favore del gioco di Studio Supernova.
Bouza in 7 Wonders, forse pungolato all’editore, mise la possibilità di giocare in due giocatori. Il risultato, non ce ne voglia, è stato abbastanza misero.
In concerto con Cauthala prepararono 7 Wonders Duel, che è un must have per i giochi di carte per due giocatori.
It’s a Wonderful World scala bene anche in due giocatori, attenendosi semplicemente al regolamento.
Cambia solamente il numero di carte messe in circolo durante il draft, in modo che sia più ricco rispetto alle sole 14 carte di due giocatori.
Lo abbiamo provato anche in modalità solitario e prevede anche una modalità solitario a campagna.
Non stiamo dicendo che è equivalente a giocare in più giocatori (BGG consiglia 4 persone al tavolo), ma può dire la sua anche in queste modalità.
In conclusione
It’s a Wonderful World è un gioco di civilizzazione di carte di Supernova Games.
La scatola trabocca di carte e cubetti e la grafica è sicuramente curata, con immagini che aiutano ad entrare nell’ambientazione proposta.
Già, l’ambientazione. Le prime partite è un po’ un rincorrere i cubetti, cercando di arrivare al 4 turno con una catena produttiva decente.
Il fatto che il gioco intrecci i colori, ovvero si costruiscono carte con dei colori e ne producano altri, è la forza del gioco, ma bisogna prenderci la mano.
Probabile che avrete una serie di Carte Sviluppo in lista Costruzione a fine partita non evase.
Poco tempo, insomma, per dedicarsi all’ambientazione, di cui godrete sicuramente dopo aver preso confidenza col sistema.
Detto questo il gioco non trasmette un’ambientazione maggiore di quello che riesca 7 Wonders, anche se facendo attenzione, la grafica è davvero suggestiva.
Amanti dei giochi di civilizzazione e 7 Wonders
Se amate i giochi di civilizzazione, ma non volete stare seduti per ore al tavolo, It’s a Wonderful World è il titolo per voi.
Anche se vi piace trovare una catena produttiva, una sequenza logica e siete inclini a ottimizzare e pianificare tutto, con questo titolo di Supernova avete trovato pane per i vostri denti.
Le regole sono ancora più semplici di come il regolamento le propone.
Nel senso che probabilmente solo le immagini del manuale sono sufficienti per capire.
Rivolgere il gioco ai soli maggiori di 14 anni è probabilmente eccessivo e dettato da qualche normativa.
Se poi avete amato 7 Wonders, It’s a Wonderful World è un naturale proseguo con una migliore scalatura, un sistema di punteggio meno articolato ma ancor meno interazione.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
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