Viticulture Essential Edition di Ghenos Games è il gioco giusto per celebrare la vendemmia appena conclusa.
Questo tipo di giochi, sia come piazzamento lavoratori sia per la tematica enologica, suscita sempre grande interesse in Volpe Giocosa.
Come sapete, vantiamo la Campionessa Mondiale Coronavirus Edition nella nostra Redazione.
Saprà Viticulture essere all’altezza di Vinhos, o magari lo supererà pure?
Chi vuole può fare una visita nella tenuta con noi, oppure aspettarci in cantina per le conclusioni e ingannare l’attesa con qualche bicchieretto.
Viticulture Essential Edition
Ghenos Games
Da 1 a 6 giocatori. Età 13+
Durata: 30-90 minuti
Costo: circa 60 eur
Abbondanza di materiale
Per questo tipo di gioco ci saremmo aspettati la classica scatola quadrata. E invece no.
Viticulture si presenta in una confezione 27 x 22 x 10 cm.
Insomma, il gioco si presenta un po’ tozzo, ma deve contenere le plance giocatore in spesso cartoncino 25.5 cm x 17 cm.
Queste plancette rappresentano la tenuta che dovrete amministrare, con i suoi vigneti, ma anche con le Cantine e le Vasche di Pigiatura.
Alcune miglioria, come il Pergolato e l’Irrigazione, permetteranno la coltivazione di particolari tipi di uva.
Oltre a essere sulla plancia, questi Edifici sono anche in formato meeple, disponibili uno per ciascuna tenuta.
Non mancano anche i lavoratori, con lo stereotipato cappello da contadino.
I contadini svolgeranno le azioni sul tabellone comune, coadiuvati dai Visitatori Estivi e Invernali, a seconda della fase di turno.
Infine ci sono meeple per tenere traccia dei vari punteggio. Simpatico il gallo per l’ordine di turno.
Una marea di carte
All’interno della scatola trovate una marea di carte, più di 200.
Quelle da usare durante i gioco sono circa 6 x 4 cm, simili a quelle usate in 7 Wonders Duel.
Sono piccole, ma plastificate e robuste.
Sono divise in 4 gruppi, 2 dei quali sono per i già citati Visitatori, mentre uno contiene gli Ordini di Vino e un altro le Viti da piantare.
Le carte Mama e Papa sono tante, ma si usano solo per assegnare le risorse iniziali.
Un po’ di chiarezza sulle versioni
Viticulture, Viticulture Essential Edition e poi Tuscany, Tuscany Essential.
E se vogliamo Moor Visitors.
Insomma fra versioni ed espansioni c’è da farsi venire il mal di testa. Non solo al Giocatore Inesperto.
Viticulture parte con un Kickstarter anni fa.
Quello che abbiamo capito è che poi è nata l’espansioneTuscany.
Poi nel progetto è entrato Uwe Rosenberg, autore noto fra le altre cose per Agricola.
Qualcosa forse non girava bene, allora ecco che la versione Essential Edition “unisce alcuni elementi di Tuscany alla
versione Viticuture senza aggiungere la pesantezza di Tuscany”.
Le carte Mama e Papa provengono da lì, come la versione in solitario.
Di conseguenza anche l’espansione Tuscany doveva essere rivista. Ecco che esce Tuscany Essential che ha una modalità particolare per 2 giocatori e un tabellone migliore.
Parliamo un po’ per sentito dire, ma Ghenos Games ha messo a disposizione un pdf che spiega tutto nel dettaglio.
Un classico piazzamento lavoratori, meccanica che non tradisce
Il motore principale di Viticulture è il piazzamento lavoratori.
L’ordine di turno è scelto dagli stessi giocatori, che posizionano il loro gallo su una classifica.
Prima si svegliano, prima giocano, ma il bonus che ottengono dalla scelta è peggiore.
Addirittura che si mette al primo posto, non ha nessun bonus.
Il turno è diviso in due fasi, Estate ed Inverno o, come piace a noi, semestre caldo e semestre freddo.
Sul tabellone le azioni disponibili per ciascuna stagione sono ben distinte: gialle in Estate e blu in Inverno.
Di regola con la bella stagione si provvede alla gestione della Vigna e degli Edifici, con qualche spicciolo che si può accumulare dalle visite degli appassionati.
In Inverno si provvede a vendemmiare, fare il vino e soddisfare gli ordini.
Carte per ogni occasione
D’estate si usano le carte verdi e gialle. Le carte Vite sono le piante d’uva da piantare sul proprio tabellone, mentre le gialle sono i Visitatori Estivi.
Ora, qua l’accezione di visitatore è un po’ vaga. Sono in realtà consulenti che attivati da un lavoratore consentono generalmente un’azione speciale a scelta fra due o tre.
In inverno, oltre ai visitatori dedicati, si possono acquisire e soddisfare Ordini di Vino.
Chi vince? Chi arriva per primo a 20 punti.
I punti si ottengono marginalmente qua e là, ma è evadendo Ordini di Vino, magari di qualità pregiata, che se ne racimolano di più.
La meccanica della creazione del vino
La meccanica è abbastanza semplice. In estate si piantano le viti che hanno qualità diversa tra loro.
La vendemmia mette i grappoli nelle vasche di pigiatura. Da qui vanno nelle Cantine con l’azione dedicata.
Ogni turno la qualità, sia dell’uva che del vino, aumenta di un’unità.
Meccanica già vista in Vinhos, come anche la costruzione di cantine per migliorarne la qualità.
Le azioni di Vinhos posso essere svolte anche se già occupate da un lavoratore.
In Viticulture solo l'”omino gigante” può fare l’azione già occupata.
Un paragone con Vinhos
Vinhos e Viticulture hanno in comune di essere usciti in due versioni diverse entrambi.
Sembra quasi che entrambi i titoli abbiano avuto bisogno di una correzione.
Vinhos era un po’ cervellotico nell’edizione originale. L’eliminazione della banca nella versione successiva rimise il vino al centro della scena.
Nel titolo di Lacerda si premiava la qualità del vino, con del resto la messa in piedi di una fiera.
Viticulture richiede invece la gestione della tenuta più a 360 gradi.
Viene premiata infatti, secondo noi, la creazione di un motore efficiente che vada dalla produzione alla vendita.
Più diretto e semplice di Vinhos 2016, è più vicino ad Agricola che al titolo dell’autore portoghese.
Questo rimane forse più simulativo, ma meno lineare di Viticulture.
Un gioco davvero liscio e che gira bene
Vitcolture gira davvero bene. E’ intuitivo dove la causa-effetto si trova subito durante la partita.
Per fare funzionare tutto ciò, a volte gli autori hanno dovuto sacrificare l’aspetto simulativo.
Se in Vinhos ogni vino era caratterizzato e aveva abilità speciali, qua le viti producono sia uva bianca che rossa.
Anche tipi diversi di vino posso essere piantati sulla stessa vigna, facendo comunque sinergia nel produrre grappoli di qualità.
Non c’è differenza fra una tipologia e l’altra, se non che la Malvasia è più scrausa di uno Chardonnay.
Anche l’uva che rimane per anni nelle vasche di pigiatura non sappiamo quanto sia verosimile, così come spacciare il vino rosé come prelibato.
Anche la “formula” per produrre lo spumante e la stagionalità delle attività farebbe rimanere di stucco un enologo.
Poco importa.
Queste “assunzioni semplificate” permettono al gioco di girare bene. E’ un prezzo che vale la pena pagare.
Scalabilità, solitario compreso.
Il regolamento di Viticulture è scritto davvero bene. Tutto è chiaro fin dall’inizio.
Il gioco scala bene in qualsiasi numero di giocatori.
Forse meglio in più di due persone, perché in questa circostanza le azioni con bonus sono escluse dal gioco. Poco male comunque.
Anche la versione solitario con l’Automa funziona bene. In questo caso delle carte, stagione per stagione, andranno a guidare le scelte dell’Automa nei 7 turni previsti.
Quello che fa è semplicemente occupare degli spazi qua è là, non consentendo l’uso di quell’azione al giocatore.
Anche se la difficoltà è modulabile, è un po’ complesso da battere per un novizio.
Giocando con altri invece tutte le persone al tavolo possono crescere insieme.
Produzione tirata e produzione spinta
L’angolo educativo
La prendiamo un po’ alla larga.
In ottica di management si parla a volte di “produzione tirata” o “produzione spinta“.
Nel primo caso la fabbrica, in senso lato, produce secondo quello che l’ufficio vendite li commissiona.
Questo minimizza il magazzino e, quindi, li sprechi.
In caso di “produzione spinta” si produce secondo altra logica e l’ufficio vendite cerca di piazzare gli ordini.
E’ chiaro che nel frattempo la merce in attesa di essere venduta viene messa in magazzino.
Le carte verdi e viola in Viticulture
In Viticulture le carte viola sono, abbiamo, visto gli ordini.
Se peschiamo la carta che chiede vino rosso, ma dall’altra parte peschiamo solo vitigni di uva bianca, sarà difficile fare punti.
Le carte, ricordiamo, vengono pescate una ad una a caso tramite la corrispondente azione.
Una mitigazione del problema, senza mettere mano al regolamento, può essere quella di avere prima gli Ordini di Vino e poi piantare le viti.
In questo caso, almeno, si eviterà di produrre grappoli inutili., sebbene il Giogo posso ripianare la situazione.
Se in una partita a più giocatori questo fenomeno del mancato abbinamento produzione-ordini colpisce un po’ tutti, in solitario è più difficile da gestire.
In Viticulture si può vendere una Vigna ed, eventualmente, riacquistarla.
Ci sarebbe piaciuto più un sistema di ipoteca come Monopoly (pronti con i fucili?).
In conclusione
Viticulture Essential Edition è un piazzamento lavoratori di Ghenos Games.
La prima pubblicazione è stata di Stonemaier Games, una società che ha fatto parlare molto di sé tramite diversi giochi di successo.
Viticulture è uno di questi, dal momento che un po’ dappertutto suscita un’opinione positiva.
Così è stato anche in Volpe Giocosa, dove un gioco più leggero di Vinhos, ma con lo stesso tema, è stato apprezzato.
E’ infatti un piazzamento giocatori classico, con una buona idea per costruire l’ordine di turno basata sul posizionamento del gallo.
Anche il materiale è molto buono, con meeple sagomati per ogni evenienza.
Alcuni hanno storto un po’ il naso per la questione della pesca casuale delle carte.
In Agricola, ad esempio, le carte si possono distribuire con un sistema di drafting.
Si tratta cioè di scegliere una carta da un set, passare a un giocatore le restanti e riceverne delle altre, a sua volta, da un altro giocatore.
Un meccanismo di questo tipo non è possibile in Viticulture, dove invece si potrebbe creare una “vetrina”.
Ovvero, anziché pescare la prima carta dal mazzo, si potrebbe offrire la scelta fra un gruppetto.
Per amanti dell’enologia e del piazzamento lavoratori
Se amate il piazzamento lavoratori, magari avrete già acquistato questo titolo.
Anche se vi è piaciuto Vinhos, Viticulture offre un’esperienza più semplice e un gioco più leggero.
Il gioco della carta, dato anche la loro varietà, crea situazione diverse ad ogni partita, così come il setup casuale con Mama & Papa.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.