Risiko: vediamo qualche numero

Avete letto la recensione di Risiko? Lo conoscevate già? Ditemi la verità, quante amicizie ha già rovinato? Travasi di bile perché l’ultima armata in Kamčatka non ne vuole sapere di arrendersi? Bene. Sono qui per evitare che questo accada di nuovo. Voglio evitare che la vostra valanga di carri armati sia in difficoltà con i quattro pezzi del vostro nemico che, bunkerati nell’ultima regione del continente, non vi permettono di arrivare al vostro obiettivo.

Prima di tutto: regole.
regoleStando al regolamento italiano, l’attaccante deve sempre lasciare un carro armato di presidio alla regione. Per il resto:

  1. In ogni assalto può impegnare fino a tre carri, lanciando un dado rosso per ogni armata.
  2. Il difensore risponde con quanti carri armati vuole, che possono essere in numero maggiore o minore dell’attaccante.
  3. Entrambi i set di dadi vengono ordinati in ordine decrescente, in modo che il valore più alto dell’attacco sia confrontato con quello più alta della difesa, il medio col medio e il più basso col più basso.
  4. In caso di pareggio, vince la difesa
  5. Va da sé che, vedi Esempio 2, se una delle parti ha più unità, i peggiori numeri dei dadi vengono scartati.

Perfetto, fino a questo punto ci arrivava pure il gatto (in particolare se intelligente come Oliver…).

Quando conviene attaccare?
La domanda delle domande: quando conviene attaccare una regione confinante? E’ vero che è un gioco in parte basato sulla fortuna, ma vediamo di non attraversare col rosso e lamentarci se ci investono!
Facciamo un esempio. Guardate questa figura:

sud_america

Il dilemma
Pierino ha le armate verdi e vuole attaccare Paola, che ha le armate viola.
Considerando che Pierino attaccherà dal Brasile con 5 armate le 3 armate in Argentina di Paola, che probabilità ha di conquistarla? Tenete conto che Pierino è un duro: o conquista l’Argentina o perderà tutte le sue armate nel provarci (a conquistare l’Argentina non provandoci con Paola).
Ovviamente deve lasciare un’armata di presidio.

Risposta: Pierino ha il 56% di probabilità di farsi un tango a Buenos Aires.
Come lo so? Ho fatto una simulazione. E ho fatto di più: ho girato diverse prove, per diversi numeri di carri armati attaccanti e di armate che vogliono vendere cara la pelle.

battaglia_1Cosa balza agli occhi? Quello che la recensione diceva: la difesa è avvantaggiata. A mostro.
Supponiamo che se non abbiamo almeno il 50% di vittoria, evitiamo di attaccare. Allora ne avete da attendere!
Se il difensore ha 5 armate, a voi ne serviranno almeno 8 per avere uno scontro equilibrato (incrociate il 5 blu con l’8 rosso e trovate il 54%). Se il difensore ha 12 pezzi, ve ne serviranno ben 20.
Generalmente per avere pari opportunità di vincere o perdere, dovete avere da un terzo alla metà dei carri armati in più del vostro difensore.

Ho provato a cambiare la regola 2 delle battaglie in Risiko, impedendo al difensore di difendersi con più armate di quelle con cui viene attaccato.
Cambia poco e non vi mostro la tabella per non incasinarci ulteriormente.

Introduciamo una variante
Facciamo anzi in questo modo: il difensore risponde sempre con 2 carri armati al massimo, anche se ne ha a disposizione di più.
Come cambia la musica!
battaglia_3Adesso Pierino ha ben il 76% di probabilità di vittoria.
Se il difensore avesse 5 armate, basterebbero altrettante armate attaccanti per giocarsela alla pari. All’incirca lo stesso nel caso di un difensore opulento con 12 armate.
Direi che questa versione di Risiko è decisamente meglio: generalmente basta che l’attaccante abbia lo stesso numero di armate del difensore per non doversi affidare a qualche Santo per evitare di rimanere impallato.
A questo punto la fortuna conta meno e l’ago della bilancia si sposta sulle scelte tattiche e strategiche. Così non ci troviamo nella condizione di cercare di abbattere un muro con una pallina da ping pong.

In realtà non mi sono inventato niente. Nelle regole originali in inglese di Risiko, il difensore, effettivamente, poteva rispondere al massimo con due pezzi. Questo bilancia il suo vantaggio in caso di pareggio (ricordate? in caso di parità vince la difesa)
E voi che ne pensate? Proporrete questa regola nelle vostre partite? Oppure vorreste sapere cosa sarebbe cambiato se in caso di pareggio avessimo semplicemente dichiarato la parità, senza dare il vantaggio alla difesa?
Attendo i vostri commenti, miei affezionatissimi.

 

4 commenti

  1. Gioacchino visconti

    Ringrazio di aver fatto il lavoro di cercare le statistiche rilevando che ci sia circa il 1/3 di probabilità di vincere per l’attaccante e 2/3 per il difensore. Premetto che nella mia completa ignoranza della statistica andrò a intuizione. Mi sembra che il contestare il vantaggio al difensore delle regole classiche sia un opinione che sottovaluta il fatto che a risiko non si giochi mai in meno di 3.
    Credo al contrario che quest’ultimo punto sia rilevante in quanto un giocatore non deve prepararsi a difendersi da un solo altro giocatore a fine turno, bensí da almeno 2.
    Il vantaggio di 2 a 1 per il difensore permette a quest’ultimo di difendersi dalle aleatorie coincidenze di interessi degli altri giocatori senza tuttavia creare un effettivo squilibrio. A risiko, infatti, è quasi d’obbligo conquistare ad ogni turno almeno un territorio per ottenere le carte il che comporta un continuo riequilibrarsi delle perdite da parte di ogni giocatore. Ciò si nota empiricamente nella dinamica di partita a 6 giocatori.
    Nel gioco a 6 spesso la situazione iniziale comporta l’annientamento aleatorio di uno o due giocatori. Dopo di che la situazione si stabilizza verso il numero di 4 giocatori.
    Questa situazione rende piú godevole il gioco a 4 piuttosto che quello a 6 nel quale due giocatori vengono sacrificati al diletto altrui.
    A parer mio quindi seppur le regole iniziali puntavano a un 50/50 tra difensore e attaccante, l’uso di 3 dadi per difendersi si è casualmente rilevato maggiormente proficuo e per questo è entrato nelle regole classiche.

    • Ciao e grazie per il commento e per il tuo approfondimento!

      È davvero un ottimo spunto di riflessione, soprattutto per quanto riguarda l’idea di considerare le probabilità in un contesto con più fronti e non solo nei classici confronti uno-contro-uno.

      In effetti, l’articolo analizza la probabilità di successo dell’attaccante e del difensore in base al tiro dei dadi, che potrebbe avere un effetto diverso in una partita, dove sono presenti più giocatori.

      L’aspetto che sottolinei riguardo alla necessità di ottenere una carta a ogni turno, per essere competitivi, è interessante e rappresenta un punto che non avevamo considerato appieno.
      Questo meccanismo, che obbliga i giocatori a conquistare territori, potrebbe effettivamente bilanciare il gioco, compensando in parte il vantaggio statistico del difensore.

      Come fai notare, l’elemento delle carte premio offre un incentivo all’attacco e crea un equilibrio dinamico che può favorire gli attaccanti a lungo termine.

      Grazie ancora per il tuo contributo e per aver condiviso la tua analisi, davvero stimolante!

  2. Ciao, le simulazioni e le statistiche sono molto interessanti. Spero di riuscire presto a giocare con la regola natìa di Risiko: mi sembra il modo migliore per bilanciare attacco e difesa.
    Grazie Volpe Giocosa!

    • Grazie a te Alessandra.
      Le statistiche non sono pulitissime (lo vedi dal fatto che nello scontro 1 contro 1 non riporta il numero analitico esatto). Tuttavia, crediamo che sia utile per dare un’idea e una giustifica della sensazione di sbilanciamento che era percepita un po’ da tutti i giocatori.

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