Di giochi dove si costruiscono città ne abbiamo visti più di uno (es: Big City, Between Two Cities). Di Keyflower ne avevamo trovato traccia in qualche asta su Ebay e alla fine scoperto su Board Game Arena. La recensione quindi non potrà dirvi nulla riguardo alla componente fisica del gioco (leggi “materiali”). Sarà per l’appunto il punto di vista di un Giocatore Inesperto e, questa volta, anche autodidatta.
Keyflower
R&R Games
Da 2 a 6 giocatori. Età 12+
Durata di una partita: 90 min.
Prezzo: 50 eur circa
Piazzare esagoni e vincere aste
La meccanica principale è quella di piazzare giocatori all’asta per portare a casa tessere esagono, ciascuna con le proprie abilità speciali. La “moneta” delle aste sono dei meeple lavoratori. Così, puntata dopo puntata, andremo a costruire il nostro villaggio. Le tessere si montano alla logica di Carcassone, ovvero facendo attenzione che le strade combacino e i tratti di fiume pure.
Spostamento punto punto
E’ questa una meccanica forse non ancora trattata, che differenzia Keyflower dai giochi trattati in precedenza. Si tratta di portare risorse, generate dagli esagoni della propria città, da un punto all’altro. E’ possibile infatti migliorare, e fare punti, sacrificando risorse trascinate sopra. Turno dopo turno, in base alle vostre “tessere carretto” attivabili, muoverete in lungo e in largo le vostre risorse, distribuendole come meglio credete nella vostra città.
Un gioco ben bilanciato
Il gioco offre un buon livello strategico e tattico. Tocca pianificare bene quali tessere fanno comodo e posso inserirsi nella propria rete viaria. In Keyflower è la fase d’asta a farla da padrona, con il piazzamento dei meeple. Generalmente i giochi d’asta funzionano per un minimo di 3 giocatori, ma questo titolo scala bene anche in 2. Il fatto che ogni asta funzioni con la moneta-meeple del colore di chi l’ha iniziata e che quindi ci sia una differenziazione in base al colore, aumenta di sicuro la presa strategica.
In conclusione
Keyflower è un titolo che si annovera fra i classici e, a differenza di altri titoli, resiste nel tempo. Noi di Volpe Giocosa l’abbiamo scoperto in rete. Non è banale, sopratutto da autodiatatta, infatti BGG gli appioppa una difficoltà media di 3.34. Tuttavia la buona scalatura e un tempo di gioco compreso entro le due ore, fa sì che sia piacevolmente e facilmente intavolabile.