Dopo che abbiamo saltato l’appuntamento mensile di Settembre (eravamo a Muraplay 2024), non potevamo perderci il Long Day Play di Ottobre, une evento mensile che organizza gratuitamente GdT Roma Players.
A parte la possibilità di giocare ad ottimi titoli è anche un piacere condividere del tempo con diversi amici che non citeremo ad uno ad uno per evitare di scordarne qualcuno.
Vi raccontiamo solo i giochi provati.
Tutti gli argomenti trattati
Ad essere sinceri sabato eravamo a Dragon Comics & Games 2024 con la Tana dei Goblin di Anagni dove dal pomeriggio fino a tarda sera abbiamo dimostrato.
Nel pomeriggio inoltrato, chiusa la giornata romana, simo rientrati di nuovo a Colleferro dove abbiamo dato una mano nelle operazioni di disimpegno del locale e abbiamo cenato con i ragazzi.
Nell’articolo parliamo principalmente dei due giochi che ho provato al Long Day Play.
Tutto il resto, sia a Roma che a Colleferro, sono emozioni che ci appartengono e rimangono per noi.
Littoral Commander: benvenuto XXI secolo
La mia esperienza con i hex and counter è sempre stata grosso modo fallimentare.
E’ una tipologia di wargame che mi affascina ma che non ho mai avuto la costanza di approfondire (e direi anche l’opportunità).
In solitario ho giocato a Suez 68, Congo Merc 1964 e Afghanistan 1979-1989, che probabilmente nemmeno sono degli hex and counter puri.
Littoral Commander potrebbe essere la nascita di un amore.
In effetti, vedendo anche i solitari citati, col tempo il mio interesse per i combattimenti e aspetti pol-mil si è spostato verso qualcosa di più recente, con particolare attenzione ai what if.
Ecco perché nel gioco proposto domenica mattina ho ritrovato gli elementi che mi interessavano.
Qualche colpo per prendere le misure
Più che una partita abbiamo fatto un’introduzione, una sorta di skirmish, o una rissa se preferite, in tre soli round. Ma quanto basta, e il libro delle missioni consiglia, per farsi un’idea. Per apprezzarlo serve sicuramente scendere più in profondità con un gruppo assiduo.
Domenica eravamo nelle Filippine, dove la Repubblica Popolare Cinese si è confrontata sul terreno contro gli Stati Uniti.
Quattro giocatori, divisi fra le due compagini, ciascuno che indipendentemente gestisce la sua task force alternandosi. Se poi ci si coordina meglio.
Com’è andata
Gli Stati Uniti sono meglio organizzati da punto di vista logistico, con un’unità che riesce efficacemente a rifornire l’artiglieria e le batterie SAM. In questo modo quest’ultime sono in grado di intercettare diversi attacchi delle forze armate cinesi.
Littoral Commander ha un elemento card driven e i punti azione possono essere usati per giocare carte dalla mano.
Così lanciamo i nostri intercettori, che tuttavia non sono riusciti a sventare un attacco al nostro mezzo navale, affondato per negligenza del suo comandante (cioè io).
Anche il lancio di un drone che avrebbe dovuto localizzare la fanteria nemica e fornire le coordinate all’artiglieria a stelle e strisce è stata completamente inefficace.
Non è andata meglio nei round successivi dove la Repubblica Popolare è riuscita a ingaggiare la fanteria in uno scontro di terra (ground assault), probabilmente il tipo di scontro dove primeggiava.
Tutta esperienza per una prossima volta.
Rolling Stock Star: il ferroviario senza treni
Rolling Stock Stars è probabilmente il ferroviario che cercavo.
Il genere 18XX mi ha sempre intrigato, forse per le ore di gioco spese ai videogame prima con A-Train e poi con Railroad Tycoon 3.
Il problema, come noto, è che sono tremendamente lunghi e necessitano un pubblico devoto.
Si aggiunga poi che in realtà sono un mix di meccaniche.
Il gioco proposto da Emanuele domenica non include la parte di creazione reti e pick-up and delivery che personalmente ho trovato sempre un po’ ostica.
Nella versione digitale, che trovate ai link, infatti scelgo sempre l’opzione che automatizza queste fasi.
Eliminando la parte su mappa, Rolling Stock Stars non necessita nemmeno di un tabellone ma siamo di fronte praticamente ad un mazzo di carte e qualche token per il denaro.
Come funziona in breve
In Rolling Stock Stars troviamo ancora la distinzione fra le private (companies) e pubbliche (corporate). La gestione economica, tutto la storia della meccanica azionaria, è grosso modo simile a quella di un 18xx. Troviamo quindi la parte della distribuzione dei dividendi, della emissione delle azioni e delle IPO (nonché ovviamente la contrattazione delle azioni).
Talmente simulativo che sembra di essere ad una lezione di finanza o gestione di impresa.
In effetti talvolta sarebbe utile un taccuino dove fare il bilancio della corporate di cui si è presidenti.
Come fare i big money
Il sistema di trasporto era quello che permette nei 18xx alle corporate di generare profitti.
E qui quindi come funziona?
I giocatori hanno l’opportunità ad ogni round di acquisire all’asta le private.
A loro volta le pubbliche possono acquisire private o dai giocatori o da altre corporate.
Le private ad ogni turno, in una fase dedicata, generano rendite che finiscono nelle casse di chi le possiede (giocatore o companies).
Con l’avanzare dei round avranno anche dei costi che il loro proprietario deve sostenere, tant’è che a un certo punto è preferibile chiuderle.
A prescindere dal numero di giocatori esiste comunque un bot, l’investitore straniero.
Questo stratagemma permette di rinnovare il mercato delle companies ed è a tutti gli effetti un giocatore, in quanto si può commerciare con lui.
Le FS non sono un cattivo investimento
Chi vi scrive ha perso allo spareggio. Diversi i passi falsi, ma in particolare quella di non essersi liberato della presidenza della Star, Inc., corporate ormai in declino a causa dell’aumento dei costi delle sussidiare.
Al suo fallimento le sue azioni erano carta straccia. La prossima volta più finanza e meno gestione di impresa.
E Sara?
Sara, che è un fan di Tascini, ha voluto provare la versione Master Set di Teotihuacan, per l’occasione dimostrata da Gianluca.
Scoperto anni dopo l’uscita, abbiamo recuperato una copia della versione standard in Olanda (con le difficoltà del caso).
La Master Set include tutte le espansioni e componenti di altissima qualità.
La vera domanda è perché.
Nel senso che ok le espansioni, se si ha l’opportunità di giocarle, ma la componentistica standard era già più che funzionale. La nuova deluxe sembra più che altro da collezione.
S’imbuca poi last minute, causa defezioni, al tavolo pomeridiano di Timeless Journeys, che avevo provato a Play 2024 e a MuraPlay 2024, tra l’altro spiegato proprio da Nestore Mangone all’evento in Puglia.
Sara, dopo uno smarrimento inziale, prende le misure al gioco e vince pure.
Soprattutto, conferma le good vibes che avevo avuto e che ci porta a consigliarne il pledge.
In estrema sintesi questa scatola ambientata all’epoca del Grand Tour mostra la cifra stilistica di Nestore, vista ad esempio in Newton, ma più lineare e snella, per un peso medio adatto non solo ai germanisti hardcore.
In conclusione
Questa volta alla proverbiale organizzazione e perizia della GdT Roma Players ci si è messa anche la fortuna. Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci.
Dopo un sabato temporalesco, domenica si stava in grazia di Dio sotto i portici della sede della municipalità di Montesacro.
Anzi, verso ora di pranzo, una nuvola avrebbe fatto comodo.
Più di 30 tavoli disponibili, fra prenotazioni e gioco libero.
Il giocare all’aperto, in una zona frequentata dai residenti del quartiere nei giorni festivi, ha permesso anche di avvicinare semplici curiosi e non solo addicted.
C’era chi giocava allattando oppure dondolando una carrozzina.
Immagini che fanno bene al cuore.
Perché promossi
Promossi entrambi i tavoli prenotati. In ambedue casi ho trovato la perfetta calibrazione dell’esperienza che volevo da quella tipologia di gioco.
Littoral Commander è un hex and counter ambientato ai nostri giorni, con un’ibridizzazione col card driven e che permette il gioco a squadre (consiglio l’articolo di Riccardo Masini su ioGioco).
Insomma qualcosa di più moderno e più viabile. Il fatto che sia stato sviluppato da chi lavorava su wargame professionali ci dà fiducia sulla qualità dell’aspetto simulativo.
Stesso ragionamento vale per Rolling Stock Star, il ferroviario senza treni.
Dei 18xx prediligo la parte azionaria e la gestione d’impresa, che questo prodotto della All-Board Games sposa in pieno, dimezzando anche i tempi di gioco rispetto a un classico 18xx.
Avrei forse evitato di usare per le companies nomi di società ferroviarie, abbandonando anche la residualità di questa tematica, ma poco importa.
Un gioco da comprare, se non fosse difficilmente reperibile e, un po’ come Littoral Commander, non necessitasse un pubblico appassionato.
Penso che potrei stampare il PnP di una versione simile.
Bonus track
E in chiusura concedeteci questo bonus track, sebbene avessi preannunciato di attenermi solo alle scatole.
Siamo orgogliosi di come è andato il Dragon Comics & Games.
Non abbiamo proposto un articolo dedicato perché due settimane fa avevamo già scritto alcune righe sulla Tana dei Goblin.
Esagerare ci farebbe diventare influencer.
Ok, parliamo di una taglia diversa rispetto agli eventi ludici tenutisi nel weekend scorso (Piana delle Orme, Salsoludix), ma che ha dimostrato che anche dalle nostre parti c’è voglia di gioco da tavolo.
Domenica, mentre eravamo a Roma ma siamo arrivati in serata, mi dicono che i tavoli sono andati sold out.
Insomma, un weekend ludico faticoso e davvero soddisfacente “come non succedeva da un sacco di tempo”.