Da quando abbiamo messo Viticulture sullo scaffale e lo abbiamo proposto, sia dal vivo sui tavoli che virtualmente nella community, un concetto è sempre stato ribadito: “aggiungete Tuscany perché trasforma completamente il gioco“.
Per anni non abbiamo avuto l’occasione, vuoi per un motivo vuoi per l’altro, di espandere con Tuscany l’esperienza di gioco. Ora che abbiamo provveduto eccoci qua.
La coppia Stegmaier e Stone e la loro quasi omonima casa editrice lanciarono Viticulture nel 2013. La versione che ora si trova in commercio, la stessa che presentammo noi, è la Essential Edition.
E’ questo un formato che la Stonemaier ha proposto per altri giochi, ad esempio Between Two Cities.
Tuscany, il tema di giornata, è anch’esso nella versione Essential Edition.
Con tutta probabilità è l’unica versione ad oggi reperibile, di conseguenza è inutile soffermarsi qui in un confronto.
Alle conclusioni vi diremo se per noi le voci che sono state messe in giro sono veritiere (anche se nel titolo trovate uno spoiler).
Tuscany Essential Edition
di Jamey Stegmaier e Alan Stone
Stonemaier Games
Da 1 a 6 giocatori. Età 14+
Durata: 1-3 ore
Costo: 30€ circa
Tuscany Essential Edition è un’espansione di Viticulture Essential Edition.
Avrete bisogno del gioco base per giocarlo.
Tre espansioni in una
Proprio così: la pesante scatola di Tuscany contiene al suo interno 3 espansioni.
Sono espansioni modulari e potete giocarle tutte e tre insieme, se vi va.
Per la cronaca, niente più inserti di plastica per lo più inutili: solo un supporto in cartone che evita che il tabellone schiacci tutto.
La prima espansione è quella che rivoluziona completamente il gioco e la Stonemeier vi mette dentro un tabellone nuovo di zecca per poterla giocare.
Scendiamo dopo nei particolari, ma già si nota a prima vista un cambiamento nel Tracciato del Risveglio (o Tabella di Levata, comunque il sistema per gestire l’ordine di turno).
La modifica è in parte dovuto al fatto che il round non è più diviso solo in 2 parti, con un intermezzo di bookkeeping, ma tutte e quattro le stagioni hanno i propri spazi azione dedicati.
E’ stato anche introdotto un mini-gioco, in un angolo del tabellone, dove con un sistema di maggioranze si fanno punti col predominio di alcune province toscane.
La seconda espansione introduce invece Lavoratori Speciali. Come al solito le carte Mamas & Papas generano un setup leggermente asimmetrico fra i giocatori e, comunque, non hanno dal primo turno piena disponibilità dei propri giocatori. Ingaggiare nuovi braccianti è infatti un’azione importante del gioco, soprattutto nei primi round.
Durante il setup vengono sorteggiate 2 carte Lavoratore Speciale fra le 11 disponibili che indicano le loro abilità speciali. Ciascun giocatore potrà ingaggiare questi lavoratori anziché i braccianti “generici”, ma senza mai superare il limite di 6 meeple.
La terza espansione permette al giocatore di ampliare e specializzare la propria azienda vinicola. Durante il setup è aggiunta un’estensione alla propria plancia, al fine di ospitare due carte del mazzo Strutture. Questo nuovo mazzetto si aggiunge agli altri e ha un suo slot dedicato nel nuovo tabellone.
Durante la partita, le carte di questo mazzo arricchiranno la mano del giocatore, che potrà utilizzarle per aggiungere una nuova struttura alla propria azienda vinicola attraverso l’azione “Costruire una Struttura“.
Cosa troviamo di preciso nella scatola
Ricapitolando nella scatola troviamo un nuovo tabellone decisamente più grande, ma non per megalomania, ma proprio per ospitare le meccaniche viste in precedenza. Servirà quindi maggiore spazio rispetto a Viticulture, tenendo conto anche dell’estensione di plancia di ciascun giocatore.
Infine un nuovo mazzetto di carte, ricche di testo come quelle già presenti nel gioco base.
Pochi invece gli elementi in legno aggiuntivi: i Lavoratori Speciali e i Segnalini Influenza per il gioco di maggioranze sulla mappa della Toscana.
Cosa cambia in sostanza
Partiamo da quella che secondo noi è la novità più eclatante: la divisione del round in 4 fasi, ovvero in 4 stagioni differenti.
Non sono state aggiunte molte azioni nuove, ma si è trattato più o meno di ridistribuire quelle precedenti.
Ne ha guadagnato un po’ il tema, rendendo anche più logico il processo: in primavera compro i tralci, in estate li pianto, in autunno vendemmio e imbottiglio e in inverno mi occupo delle parte più commerciale o aziendale.
Certo, durante le prime partite è necessario prendersi un attimo per orientarsi e ricordare quali azioni sono disponibili in ogni stagione.
Ad ogni modo alcune azioni sono disponibili in più di una stagione.
La Tabella di Levata
In Viticulture il segnalino primo giocatore passa di mano alla fine di ogni turno. Ognuno sceglie un spazio nel tracciato e incassa un bonus, che può essere una carta, un punto o altro.
In Tuscany ci sono ancora 7 righe e il sistema di compensazione dell’ordine di turno con i bonus è ancora presente. Non si incassano però subito, ma mano a mano che si procede con le stagioni, le quattro colonne della tabella, senza possibilità di cambiare riga durante l’anno.
La prima posizione nel tracciato è accessibile solo dal giocatore che nel round precedente era sulla settima riga.
Il mismatch produzione e richiesta del mercato
Questione ancestrale di Viticulture, che trattammo già nel precedente articolo e che fu anche sottolineata dalla Tana dei Goblin.
In breve: le carte verdi sono le viti da piantare, che possono fornire uva bianca o rossa. Il mazzo viola fornisce i contratti da soddisfare, ovvero che bottiglie di vino vendere in termini di qualità e “colore”. E’ questa la via maestra per fare i punti.
La questione è che tutte le pesche sono alla cieca dal mazzo. Non c’è infatti alcuna vetrina da cui scegliere. ci si può trovare così nell’antipatica situazione di produrre, ad esempio, vino rosso, anche di buona qualità, ma essere avere solo carte viola che chiedono vino bianco.
E’ anche vero che il giocatore lo sa e dovrebbe prendere le sue contromisure.
Come ti viene incontro Tuscany
Non introduce la vetrina, se è quello che vi state chiedendo. Qui gli autori ci hanno girato un po’ attorno.
Vengono invece messe sul tabellone nuove azioni che permettono di ciclare più velocemente le carte.
L’azione “Scambio” permette di scartare 2 carte per un egual numero di carte o anche di barattarle per punti o monete. O ancora è possibile anche usare uno di questi tre elementi per acquistare un grappolo di uva bianca o rossa di valore 1, bypassando alla radice la necessità di avere una vite della tipologia adatta.
Anche il mini-gioco con l’influenza vi dà una mano: quando si posa un token in una provincia, al di là del premio per le maggioranze a fine partita, viene fornito un bonus. Generalmente si tratta di una carta.
Possiamo dire che gli autori hanno mitigato l’aspetto del mismatch non attraverso la via maestra (si veda il libro proposto ai link), ma in un modo comunque funzionale ed originale.
In conclusione
Finalmente proviamo l’espansione Tuscany Essential Edition per Viticulture. Vi possiamo dire che effettivamente stravolge il gioco.
La prima espansione del pacco è difatti quasi correttiva rispetto al gioco originale, introducendo una profondità maggiore con la suddivisione in quattro fasi e nuovi spazi azione.
In realtà è la nostra mera opinione, laddove alcuni giocatori, non così numerosi a dire il vero, trovano che Tuscany stravolga troppo il gioco rispetto alla versione base a cui sono affezionati.
Il mini-gioco di maggioranze, a dire il vero, è qualcosa in più: poteva starci come no. Ci sembra di capire sia una sorta di premio per un contest dedicato a Viticulture e forse in quest’ottica va preso.
Non sappiamo dirvi se in generale introdurre Tuscany aumenti la durata di una partita. Almeno la percezione, condivisa in parte dalla community, è che le partite possano superare le tre ore.
Ciò è più probabile in 6 giocatori ed è forse il motivo che su BGG dà come 4 il suo migliore player count.
L’espansione del Lavoratore Specializzato è quella che ci ha entusiasmato di meno. La nuova plancia già offre molte novità, che, come abbiamo detto, potrebbero dilatare i tempi di gioco.
Pertanto, l’aggiunta di lavoratori con abilità speciali potrebbe risultare superflua (o forse dovrebbe essere introdotta come unica espansione).
Alcuni personaggi, come il Mafioso, sembrano un po’ stereotipati.
Le Strutture introducono un’ulteriore variabilità (e longevità?) al gioco. In effetti si dividono in 3 categorie, una delle quali fornisce addirittura uno spazio azione.
Nella versione base Irrigazione e Pergolato sono il must have per avere una vigna decente insieme all’espansione della Cantina. Il resto è sempre sembrato qualcosa in più.
Le Strutture, invece, sono costose ma potenti se integrate in una strategia adeguata. Questo aggiunge ulteriore profondità al gioco.
Ora è alla pari di Vinhos?
Si sente ogni tanto un paragone col noto successo di Lacerda.
Paragone improprio comunque, visto che i due prodotti hanno in comune solo l’ambientazione (o forse il tema).
Viticulture è un peso medio da 2.9 e Tuscany lo porta a 3.3. Vinhos è un 4 anche nella redux sempliicata all’interno della versione Deluxe che elimina le cavillosità della banca.
Il target a cui si rivolge Lacerda è quindi più esperto di quello a cui si propone Stonemaier e questo li permette di complicare di più le cose, ad esempio diversificando maggiormente la tipologia di vini.
Per rimanere in tema sarebbe come paragonare una birra ad un vino: giocano campionati diversi.
Lo devo comprare oppure no?
Tuscany è effettivamente l’espansione che rivoluziona Viticulture.
Beh, ad essere onesti lo si potrebbe dire anche di Viticulture World. Ci è voluta davvero una grande inventiva a trasformare questo piazzamento lavoratori in un cooperativo.
Tuttavia non cambiava il motore del gioco, ma offriva un punto di vista nuovo.
Tra l’altro poi sembra che i collaborativi abbiamo un appeal minore bella community.
In conclusione, gli appassionati di Viticulture o dei giochi di piazzamento lavoratori di questo calibro dovrebbero considerare l’acquisto di Tuscany, che, come molti ci dicevano, trasforma radicalmente l’esperienza di gioco.
Per i giocatori occasionali o per chi passa da un titolo all’altro, Viticulture nella sua versione base è già pienamente godibile.
Non ho mai giocato nemmeno a viticulture, perciò prendete la domanda come da chi è profano del gioco…
Per un gioco di peso medio (anche con l’espansione il target è quello), 3h x una partita non sono un po’ tantine?
In teoria, x quel target la partita dovrebbe stare tra i 60 e i 120 minuti…. Mai oltre…. 3h è più un tempo da gioco x gamers incalliti, cosa che viticulture non è…. Come esperienza di gioco, spesso l’ho sentito paragonare a lords of waterdeep o Stone Age, che hanno tempi di gioco decisamente più contenuti….
Saluto
Matteo
Ciao! Grazie per il tuo commento e per aver condiviso le tue riflessioni. È sempre interessante confrontarsi su queste tematiche.
Concordo con te che 3 ore possono sembrare tante per un gioco di peso medio come Viticulture Tuscany, specialmente se confrontato con titoli come Lords of Waterdeep o Stone Age.
Tuttavia, va considerato che Stone Age è più un introduttivo che un peso medio, quindi è normale che abbia tempi di gioco più contenuti.
Detto ciò, è vero che una partita a Viticulture con l’espansione Tuscany può durare più a lungo, specialmente se al tavolo ci sono giocatori meno esperti o se si sta ancora prendendo confidenza con le meccaniche.
Credo però che con l’esperienza, il tempo di gioco tende a stabilizzarsi intorno ai 30 minuti per giocatore, quindi per una partita in 4 giocatori, si può arrivare a circa 2 ore, che è più in linea con le tue aspettative.
Infatti le 3 ore sono legate ad una partita a 6 giocatori.
Apprezzo molto il tuo intervento e ti invito a continuare a condividere i tuoi pensieri.
È proprio grazie a questi scambi che la nostra comunità può crescere e arricchirsi!