E dopo le galline ecco i conigli. Giampaolo Razzino, game designer e CEO di Little Rocket Games, trasla nuovamente la sua bucolicità nel gioco da tavolo.
Già, e questa volta lo fa con Coney dove sfida il suo pubblico nell’allestimento di un allevamento di conigli.
Tempo di lettura 5 minuti
Colori pastello e simpatici coniglietti nascondono in realtà un gioco profondo che si è fatto compatto in una scatoletta di carte da ramino (mossa anche editorialmente furba in un periodo di problemi sui trasporti).
Coney e’ un gioco di carte con meccaniche di tableau building. Imparerete dopo pochi turni che incastrare i conigli correttamente non è un’opera così semplice e, ci dicono, questo brutto carattere dei conigli si riscontri anche nella vita reale.
Coney
di Giampaolo Razzino
Little Rocket Games
Da 2 a 4 giocatori. Età 12+
Durata: 30 minuti
Prezzo: 25€ circa
Tutto in un mazzo di carte
Nella scatola di Coney trovate soprattutto carte.
L’anatomia della carta spiega già da sola il gioco. Iniziamo col dire che ogni carta è un coniglio. Dei simboli li contraddistinguono per sesso e per i colori del manto (possono essere più di uno).
Per essere messo nell’allevamento, una griglia 3×3 di carte, ciascuno di questi conigli necessiterà siano spese un certo numero di risorse nelle tre tipologie disponibili, Fieno, Carota e Pellet.
Le risorse sono presenti nel gioco come meeple risorsa sagomati.
Una volta collocati nell’allevamento potranno anche essere venduti, generalmente in cambio di risorse o altre carte, basta leggere nella riga vendita.
Al contrario, ogni coniglio che arriva a fine partita porta in dote un numero di punti, come indicato in un bollino d’oro nella carta.
Alcuni hanno anche un simbolo Store che alimenta un sistema di set collection a fine partita.
Vediamo altri elementi spiegando un po’ il gioco.
Come si gioca
Ogni giocatore ha una mano di 4 carte e nel proprio turno si può scegliere una delle tre azioni a disposizione.
Il Rifornimento vi permette sostanzialmente di scartare e pescare carte, così da rinfrescare la mano. Inoltre questa azione permette anche di approvvigionarsi di un quantitativo, seppur limitato, di risorse.
Un altro modo per ottenere risorse è quello di scegliere l’opzione Sviluppo, che attiva le abilità descritte nella banda rossa di ogni coniglio già presente nell’allevamento.
Potete vendere altrimenti un coniglio già posizionato nella griglia-allevanento.
Conigli viziati
Già, ma proprio l’azione di piazzamento conigli nell’allevamento è la parte più complessa.
Ok, vada il posizionamento del primo: pagate il costo e lo poggiate sul tavolo.
Il coniglio successivo dovrà essere giocato ortogonalmente a questo.
E qui iniziano i problemi.
I conigli fra loro non vanno d’accordo.
Magari non vogliono altri simili di un certo sesso oppure di un certo colore.
Oppure vorranno almeno un amichetto che abbia delle caratteristiche.
Insomma il problema è proprio questo.
Man mano che l’allevamento si compone, e quindi ogni carta che giocate avrà più vicini, sarà più difficile rispettare i vincoli imposti dal coniglio che state giocando.
L’azione della disperazione è quella di giocare una carta sul dorso, la conigliera, così da non dover preoccuparsi dei vincoli di piazzamento.
Un modo si trova sempre
Generalmente quando spieghiamo a qualcuno per la prima volta un gioco, saltiamo la fase di draft se presente nel setup.
Per quanto possa essere accurata la spiegazione, difficilmente il giocatore riesce a farsi un’idea.
Anzi applicare un’imparziale e casuale livella assegnando casualmente le carte.
Non fatelo a Coney.
Il regolamento prevede un draft nel setup. Fatelo.
Se distribuite la carte casualmente, la possibilità che in mano vi arrivino una branco di conigli impossibili da assecondare nelle loro richieste e’ altissima.
La difficoltà nel comporre l’allevamento è probabilmente nota anche a Giampaolo.
L’azione Rifornimento, ad esempio, permette di scartare dalla mano le carte che non si vogliono e si può scegliere le nuove da un mercato oppure pescare casualmente.
C’è anche la possibilità di appoggiare 2 carte in Riserva per poi essere giocate da lì, in una sorta di estensione della mano.
Ma anche la stessa azione di Vendita è un modo per sbloccarsi da una situazione impantanata, in un modo più elegante e proficuo che non quello di piazzare una conigliera (vedi sopra).
In conclusione
Chi si avvicina a Coney senza conoscerlo pensa “ecco un giochino di carte”.
Manco per idea.
L’autore qui scende in profondità e propone un astratto con meccanica di tableau building più complessa, ma non molto più intricato, di quelli proposti in altre occasioni.
L’introduzione delle risorse stesse aggiunge “uno strato addizionale” rispetto ad Hens.
È ovvio che quindi il gioco non zompetti veloce come i conigli sul coperchio della scatola, ma anzi i turni siano sempre più lunghi man mano che l’allevamento diventa più popoloso e i vincoli più difficili da soddisfare.
Anzi, toccherà ad ogni posizionamento controllare in maniera metodica che la mossa sia legale e gli ottimizzatori compulsivi potrebbero essere proni alla paralisi da analisi in questo puzzle.
Del resto, e lo abbiamo visto dimostrandolo a Play 2024, Coney può essere giocato a diversi livelli: dal “gruppetto family” ai giocatori hardcore.
Trovate voi il vostro livello.
7 Giugno 2024