Da qualche giorno le bacheche di Facebook sono ricche di primi piani di farfalle e fiori.
Ovviamente ci riferiamo alle versioni cartonate presenti in A Peaceful Garden, recente uscita per Studio Supernova.
E siccome, come avrete visto dai nostri profili social, abbiamo anche noi una copia nella Kallax, ecco qua qualche riga su questo titolo floreale.
Tempo di lettura 5 minuti
A Peaceful Garden è un semplice astratto per 2 giocatori, dalla durata davvero contenuta. È stato nel 2020 il primo classificato del XVGames Smart Filler International Contest.
Ovviamente, come accade in questi casi, il gioco che arriva nei nostri scaffali aveva una veste diversa quando si presentò al concorso.
Se avrete la pazienza di seguirci in questo campo fiorito, alle conclusioni troverete uno nostro parere.
A Peaceful Garden
di Karl Lange
Studio Supernova /XV Games
Per 2 giocatori. Età 8+
Durata: 15 minuti
Costo: 20€ circa
Fra stile e bricolage
A Peaceful Garden si presenta in una scatolina davvero minimal, all’incirca del formato di un foglio A6.
Nonostante le dimensioni così ridotte, questo astratto non si fa mancare nulla, a partire dello stile.
Avrete sicuramente visto le farfalle e i fiori tridimensionali nelle varie foto pubblicate.
Sono state realizzate senza nessuna stampante 3D e nessun elemento in plastica.
Tutte queste pedine sono da assemblare a partire da classiche fustelle.
Non è complicato ma serve un po’ di accortezza.
Ad esempio i fiori stanno in piedi grazie ai tipici due elementi in cartoncino innestati a X.
Affinché non si stacchino, conviene per ogni fiore trovare la basetta che più gli si addice, in pratica quella che calza meglio.
Stringete le due parti insieme, premendo con pollice e indice.
Se i fiori devono essere “robusti”, a maggior ragione lo devono essere le farfalle.
Nel gioco sono utilizzate come fossero dadi e vengono per questo motivo letteralmente lanciate.
Ogni singola farfalla deve essere composta con due elementi dello stesso colore (ci sono 9 farfalle in 3 colori diversi).
Fate attenzione a come si montano. Un’ala ha infatti un piccolo taglietto in cui
incastrare l’altra ala.
Decisione e delicatezza sono gli ingredienti fondamentali per un buon montaggio.
Fate attenzione anche a come scegliete le due parti da assemblare.
Dovete fare in modo che per ogni lato si veda un numero di puntini differente.
Insomma, quattro lati, ovvero quattro modi in cui una farfalla può cadere una volta lanciata, per quattro risultati diversi.
Infine anche la plancia si monta come un puzzle, ma qui non serve nessuna attenzione particolare.
Un piccolo sollievo: la scatola è in grado di contenere tutte le pedine montate.
Costruiti gli elementi tridimensionali non ci si pensa più.
Tre opzioni per un regolamento semplice
Ok, dopo questo Art Attack passiamo al gioco.
La mappa è una griglia composta da cerchi più grandi e cerchi più piccoli.
I cerchi più piccoli sono collegati, quasi come satelliti, ad almeno uno di quelli più grandi. In questo modo ogni cerchio più grande è collegato a 5 di quelli piccoli.
Ad inizio partita si lanciano le farfalle e, casualmente, per ogni cerchio grande se ne dispone una.
Ogni giocatore prende il set di fiori del suo colore ed inizia il giocatore arancio, che avrà un fiore in meno.
Nel proprio turno si può scegliere una delle 3 azioni a disposizione.
La più semplice è quella di piazzare un proprio fiore in una casella piccola.
In questo modo, ve lo auguriamo perché è proprio lo scopo del gioco, accadrà che, prima o poi, avrete fiori del vostro colore attorno ad una farfalla uguale al numero di puntini che mostra sulle ali.
L’azione 2 è disponibile proprio se la condizione che abbiamo citato è soddisfatta. E’ questa la mossa che permette di fare punti, ovvero quella che permette di reclamare le farfalle.
Insomma, se la farfalla mostra 3 puntini e voi avete 3 vostri fiori nelle caselle attorno ad essa, potete reclamare la farfalla e tutti i vostri fiori attorno, che rigiocherete nei round successivi.
La terza azione possibile è quella di raccogliere i vostri fiori che non sono più vicini a nessuna farfalla (proprio perché in un turno precedente il vostro avversario ha optato per l’azione di “raccolta farfalle”)
Il gioco terminerà quando tutte le farfalle sono state raccolte o quando un giocatore non ha più mosse legali.
Ogni puntino sulle farfalle raccolte è un punto vittoria (e importante non ruotare mai le farfalle dopo il setup, in modo da non alterarne il valore).
A Peaceful Garden prevede anche un sistema di punteggio legato al set collection, che premia coppie di farfalle dello stesso colore o set di farfalle nei 3 colori.
Semplicità che può spaesare
A Peaceful Garden ha un regolamento davvero davvero semplice.
Non c’è molto da capire: accerchio con i miei fiori una farfalla e la raccolgo.
Se il mio avversario fa prima di me, raccolgo i fiori laddove ho perso e riprovo la stessa tattica da un’altra parte.
In realtà è così semplice che all’inizio lascia un po’ spaesati.
Un conto è infatti capire il regolamento, un conto è interpretarlo al meglio per costruire una strategia.
Come in altre circostanze sono più le prime partite a correre veloci, quando tramite un sistema trial and error si prova a capire come posizionare convenientemente i fiori.
Dopo qualche partita, oliati gli ingranaggi, tutto prende più senso.
Capirete, ad esempio, che ci sono caselle più vantaggiose, connesse a più di una farfalla, che potete usare a vostro vantaggio.
Insomma… date ad A Peaceful Garden il suo tempo per entrarvi in testa.
In conclusione
A Peaceful Garden è un astrattino per due giocatori che, dopo la vittoria di un concorso, trova il suo spazio nello scaffale dei negozi. Ha il tipico sapore della linea Borsastratti di XV Games: minimal ed elegante.
Il regolamento è infatti un semplice foglio A4 ad una facciata che si ripiega in 4.
In effetti A Peaceful Garden poteva essere presentato in una veste non tematizzata, simile a quella con cui partecipò al concorso.
Trovavamo infatti dadi a 4 facce al posto delle farfalle e cubetti sostituivano i fiori.
Questa volta l’editore opta invece per una soluzione più sorniona, con elementi tridimensionali con colori sgargianti.
Sicuramente A Peaceful Garden in questo modo si presenta in maniera meno anonima, ma anche meno ergonomica.
Dita impacciate si potrebbero difatti trovare in difficoltà mentre si muovono fra fiori e farfalle, soprattutto viste le ridotte dimensioni della plancia.
Niente che pregiudichi la giocabilità di questo titolo, ma siamo di fronte a un trade off fra estetica e funzionalità che ci può stare.
Anzi, è encomiabile come le pedine siano rese tridimensionali non dalla tecnologia ma dall’ingegno.
Come è encomiabile che vengano promossi contest che permettono poi di pubblicare giochi come A Peaceful Garden
21 Marzo 2023