Sebbene ci sarebbe piaciuto partecipare, non abbiamo avuto modo di essere presenti a Napoli per il Comicon 2023.
Non sono mancati all’evento Ale e Xander, nostri amici de La Congrega del Dado Incantato, che l’hanno visitata domenica scorsa.
Leggiamo il loro reportage.
Tempo di lettura 6 minuti
Un’abitudine consolidata
Come ogni anno, tra Aprile e Maggio, facciamo un salto a Napoli per visitare la più grande fiera del sud Italia, il Comicon di Napoli.
Quest’anno si è svolto dal 28 Aprile all’ 1 Maggio presso la Fiera d’Oltremare.
Ecco la nostra giornata al Comicon 2023
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Dal diario di Ale e Xander
Sveglia alle 4:00 di mattina per poter poterci preparare al meglio con viveri, buste e borsoni per poi prendere il pullman alle 6:00 e affrontare il viaggio fino a Napoli per il Comicon 2023.
All’arrivo abbiamo incrociato tifosi del Napoli che, con bandiere e cori, si dirigevano verso lo stadio.
Ogni tanto il nostro sguardo lo rivolgevamo al cielo per controllare le nuvole, sperando che non piovesse.
Dopo aver preso la mappa ad un info point, decidiamo il percorso che più o meno avevamo già deciso da quando era uscita la mappa generale sul sito ufficiale, quindi iniziamo il nostro nerd tour.
Un po’ di folklore prima di passare ai giochi da tavolo
La prima tappa è la zona Neverland, ovvero il giardino con a lato il Laghetto di Fasilides.
Al centro si trova la ricostruzione del castello di Gondar: ottimo set per foto e casa di un gruppo di anatre. Tutt’attorno vi erano associazioni di larp (giochi di ruolo dal vivo) assieme ai mercatini di artigianato e stand tematici tra cui Star Wars ed Harry Potter.
Passando dallo Street Plaza, dove veniva rappresentata la street art con skate e murales, andiamo nell’Arena Flegrea dove, nei corridoi, troviamo le esposizioni del Tatoo Alley.
Nella stessa arena si susseguivano differenti spettacoli, tra cui le esibizioni di K-pop, gara cosplay e concerti.
Fra l’Oriente e il fumetto
Passando nelle vicinanze del cinema e dello street food, con il profumo di pizza appena sfornata, ci dirigiamo all’Asian Village.
Il primo luogo da visitare è sempre la ricostruzione del giardino zen con espositori di oggetti di stile nipponico.
Affianco si trova la mecca degli amanti del cosplay: la Cosplay District.
Come di rito facciamo un giro al Padiglione 1, sede di varie mostre, per poi far visita ai vari editori di fumetti, dove sono presenti artisti e disegnatori.
Quest’anno c’era anche una grande area Kids piena di giochi e colori per i più piccoli.
Un po’ di videoludica
Dopo una piccola pausa pranzo, ci dirigiamo nei Padiglioni 5 e 6, ovvero zona videogiochi.
Tra megaschermi, LED colorati, musica e speaker di E-sport, tra gli stand si intravedevano anche visori di realtà virtuale e qualche console retro.
Decidiamo di percorrere il corridoio dei gadget, per poi trovarci e piazzarci per il resto della giornata nell’area giochi da tavolo.
Ed eccoci ai giochi da tavolo
Ci incontriamo con un caro amico, Marco Cavaliere, content creator di “NFS Game Talk“, canale YouTube dedicato al nostor hobby, e volontario dell’associazione ludica salernitana “Il Guiscardo“.
E’ l’occasione per provare il gioco Cafè, dove siamo produttori e distributori di caffè.
La meccanica di base è il pick up and delivery: dovremo piantare , essiccare, macinare e infine consegnare vari tipi di caffè, sfruttando le varie carte a nostra disposizione.
Coprendo i vari simboli sulla carte che piazzeremo davanti a noi, potremo attivare le azioni a nostra disposizione.
Le tazzine, invece, ci diranno invece quante azioni potremo fare nel nostro turno. Tutto questo in soli 8 turni.
My Shelfie
Allo stand della Cranio abbiamo l’oppurtinità di incontrare vecchie conoscenze, come il sempre presente Luigi ed il content creator, e non solo, di JocoGameStudio Luigi il “Bove”.
Proviamo velocemente il gioco My Shielfie, che riprende alcune meccaniche del noto Forza 4 , ma aggiunge il pattern match.
Tra la griglia che sembra una Kallax, si devono posizionare i tasselli, di 6 colori differenti, che contengono anche vari easter eggs raffiguranti vari giochi da tavolo.
Per fare punti bisogna soddisfare il proprio obiettivo segreto, ma meglio ancora se si arriva anche a quello comune.
Perché Dobble non muore mai
A casa Asmodee proviamo due giochi: il primo è Dobble Connect che richiama la meccanica base del vecchio Dobble.
La novità è l’utilizzo di carte esagonali e l’obbiettivo di creare una linea continua di quattro carte.
A Game of Cat and Mouth attira la nostra attenzione. E’ un gioco dove delle zampette magnetiche utilizzate come catapulte ci permettono di lanciare delle palline attraverso la bocca di un gatto, con lo scopo di mandarle nell’area avversaria.
Un gioco di destrezza con un gameplay frenetico, dove una partita tira l’altra.
Un party game già accennato su Volpe Giocosa
Alla DV Games incontriamo due nostri amici, Francesco Castellari e Antonio Pierni.
Proviamo il gioco Tilt, un party game di carte veloce e semplice: basta girare una carta dal mazzo e posizionarla scoperta davanti a sé.
Se anche uno dei nostri avversari ha lo stesso simbolo, bisogna dire il più velocemente possibile una parola collegata al tema indicato sulla sua carta: chi è più veloce vince la carta.
Due titoli di Red Glove
Passiamo dalla Red Glove e salutiamo Federico Dumas, che ci invita a provare due titoli.
In Sweet Dreams, utilizzando delle carte, ogni giocatore costruisce una parte della storia, iniziando con la frase “la scorsa notte ho sognato“.
Ma la particolarità sta nel fatto che le carte vengono mano a mano coperte e Sweet Dreams diventa un gioco di memoria. L’aggiunta di carte modificatrici messe da un overlord rende ancora più complicato il gioco.
Polywords, un flip e write, mix tra scarabeo e nomi, cose e città, utilizza una plancia con marcatore riscrivibile.
Ci sono due mazzi, uno con le lettere e l’altro con gli argomenti, che ci indicheranno le caratteristiche della parola che dovremo scrivere sulla plancia. Il tutto scandito da una clessidra.
Se non si riesce a scrivere nulla, allora bisogna disegnare una bottiglia in una casella e verrà conteggiata una penalità a fine partita.
Si avrà invece un punto per ogni casella lasciata in bianco e quindi, la strategia migliore, è quella di scrivere parole corte ed intersecarle tra di loro come in un cruciverba.
La Game Jam e i saluti finali
Tra i vari tavoli vi era anche lo spazio dedicato alla Game Jam gestita da Tambù, dove aspiranti game designer si cimentavano nella creazione di un gioco durante i giorni di fiera.
Il vincitore vedrà pubblicato il suo gioco tramite l’editore Tambù.
Dopo esser passati ai vari stand per fare compere e aver salutato i vari editori. tra cui Giochi Uniti con Antonio Mauro, Gate on Games con Mario Cortese e Renato del negozio Hirtemis di Napoli, controlliamo l’orario e ci dirigiamo verso l’uscita.
E’ a quel punto che inizia a cadere qualche goccia di pioggia, ma riusciamo a salire finalmente sul pullman per ritornare a casa.
Passeggiando all’interno dell’area dedicata ai giochi da tavolo non sono mancati incontri con “personalità” del settore. Incontriamo difatti Andrea Rossi “Master of Masters”, Mauro Monti di Cultura Pop, Vincenzo “Il Puzzillo del Sud” e BoardGame Francesco insieme ad altri amici.
Una sintesi
Quest’anno Comicon 2023 è partita nuovamente alla grande e si riconferma sempre una delle migliori, tra sold out di biglietti, sicurezza e attrazioni.
Col fatto che in concomitanza si giocava la partita che avrebbe dovuto sancire la vittoria matematica dello scudetto per i partenopei, si aveva timore per qualche complicazione, ma così non è stato.
Anzi, i tifosi hanno rallegrato Comicon 2023 con i loro cori.
Non abbiamo trovato in realtà molte novità nel campo dei giochi da tavolo, ma tanti sconti e offerte golose.
Alcune aree ci sono sembrate sotto tono, ma comunque ben gestite.
Speriamo di ritornarci anche l’anno prossimo, intanto ci prepariamo già per il prossimo evento ludico: il Play di Modena.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi qui citati o inerenti questo articolo.
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08 Maggio 20223, da La Congrega del Dado Incantato