Da un po’ di tempo stiamo approfondendo il tema wargame, o giochi di guerra.
Mettiamo le cose in chiaro: attuali eventi geopolitici non sono da correlare a questo interesse.
I wargame sono una fetta del segmento ludico che effettivamente abbiamo trattato di meno all’interno del blog.
Recuperiamo almeno non parte con WarZag.
Tempo di lettura 7 minuti
WarZag è un gioco prodotto da Tambù.
È un po’ che non ne parliamo, ma ormai sanno tutti come questa azienda non sia proprio un editore.
O almeno non solo.
Nel senso che organizzano contest, corsi e danno supporto a tutti coloro hanno un gioco in mente a vederlo “boxato” nella sua scatola di cartone.
Alle conclusioni forniremo anche qualche link per avere ulteriori informazioni e, se pensate il WarZag sia nelle vostre corde, anche il link per acquistarlo.
WarZag – World War II
di Angelo Antonio Zagaria
Tambù
Da 2 a 4 giocatori. Età 14+
Durata: 1-2 ore
Costo: 45€ circa
Una scatola…militaresca
Scatola rettangolare, verde militare.
Sembra una di quelle cassette in legno dove, all’interno, sono contenute gli esplosivi in mezzo alla paglia.
Almeno così ce la racconta Hollywood.
Invece la scatola di WarZag contiene veramente un sacco di fustelle.
Gli elementi in cartoncino sono infatti numerosi.
Tenente conto che il tabellone dovrà ospitare 4 eserciti della Seconda Guerra Mondiale.
Ogni Nazione ha infatti il suo set di segnalini con 4 differenti tipi di unità.
Un tabellone componibile
Tornando al teatro degli scontri, ovvero al tabellone, è formato da 6 plance da affiancare.
Il luogo di battaglia è una griglia esagonale…circoscritta in un esagono.
Un panorama alla Catan.
Anche per il fatto che all’interno di WarZag, come nel famoso gioco di Klaus Teuber, ci sono esagoni da piazzare.
Niente pecore o argilla questa volta.
Le tessere. del colore delle varie Nazioni, si posano sulla griglia per segnare il controllo.
Un po’ come i cani fanno con gli alberi, se possiamo strapparvi un sorriso.
Alcuni esagoni sono anche più pregiati, rappresentando sviluppi del territorio.
Possono quindi segnalare fortezze, centri di reclutamento o produzione.
Carte Obiettivo e Rinforzi
Diverse anche le carte.
Alcune riportano gli Obiettivi.
Possono essere principali o secondari: il primo da portare a termine per vincere, il secondo varia di turno in turno e permette di accedere a bonus.
Altre carte, i Rifornimenti, possono esser visti come “premi” forniti dalla Ricerca.
Ad ogni Nazione i suoi mezzi
Abbiamo detto che ogni Nazione ha un esercito con 4 tipi di unità.
Tuttavia, l’Italia avrà mezzi aerei diversi da quelli Sovietici.
Per questo ogni Nazione ha le sue carte che definiscono per ogni unità le caratteristiche, compreso il costo per produrle e la capacità di movimento.
Concludiamo segnalandovi la presenza di un dado a 6 facce.
Amanti, o detrattori, dell’alea nei giochi siete avvisati.
Un riepilogo sull’ambientazione
Siamo nella seconda guerra mondiale.
Sul tabellone sono riportate, tra l’altro, date salienti con un trafiletto che spiega il motivo per cui sono eventi storici.
Sono riportati anche luoghi passati alla storia, come Stalingrado, ma anche Gela.
Tuttavia il tabellone non è, come in altri giochi, una mappa di una qualche regione reale del pianeta.
Se volete è la parte più astratta del gioco.
Gioco a squadre o tutti contro tutti
Il gioco, dicevamo, arriva fino a 4 giocatori: Unione Sovietica e Regno Unito contro Italia e Germania.
WarZag è comunque giocabile anche in 2, con alcuni appunti che faremo alle conclusioni.
Mentre in quattro è un 2 contro 2, per un diverso numero di giocatori è un tutti contro tutti, da cui le carte Obiettivo citate in precedenza. Ognuno ha la sua.
Una logica alla Risiko, per semplificare.
La “traccia principale” è lineare
Il gioco è abbastanza lineare, dove il perno sono i Punti Produzione.
Con questi punti si creano truppe, che verranno mosse anche per reclamare i territori, eventualmente migliorabili costruendovi strutture (a.k.a cambiando tessera).
Contribuiranno a fruttare punti nei turni successivi per essere spesi per migliorare i territori conquistati o continuare la corsa agli armamenti.
Anche i leader scendono in campo
In WarZag non si spostano solo fanteria, mezzi corazzati o aeromobili.
Il leader di ciascuna Nazione ha un token che lo rappresenta.
Si muoverà per la mappa, per lo più per migliorare i territori conquistati, per promuovere le truppe, ma anche per avviare la ricerca.
Attivare la ricerca
Difatti, quando un leader arriva all’esagono centrale, può attivare azioni speciali.
Ad esempio può iniziare la ricerca.
L’opportuno segnalino viene messa sulla casella Start e avanza sul bordo del tabellone.
La quantità di “passi” dipende da quanto avete “espanso” e conquistato.
Si ricerca per lo più per ottenere Rinforzi quando il segnalino arriva all’opportuna casella.
Ogni Rifornimento consentirà un benefit, istantaneo o duraturo.
Un gioco tosto
Fino qui quadra tutto: costruisco un impianto produttivo e spendo i punti.
Ottengo così truppe di vario genere che presidiano i territori.
Il mio leader va a spasso qua e là per attivare la ricerca o portare a termine migliorie, la famosa trasformazione da semplice tessera del proprio colore a qualcosa di più produttivo.
In WarZag però c’è molto di più, che un “pubblico pro” apprezzerà di sicuro.
Alta caratterizzazione
WarZag denota un’alta caratterizzazione di tutti gli elementi.
Ogni leader, ad esempio, ha la sua capacità di movimento e un’abilità speciale.
Lo stesso vale per le unità militari, ognuna con le sue statistiche a seconda dello schieramento di appartenenza e reparto.
Le cose si complicano ancora un pochetto quando un’unità è Promossa: quello specifico token ottiene abilità speciali a sua volta.
Lo stesso dicasi per i vari luoghi storici, come la già citata, Stalingrado: ognuna dà bonus differenti.
Insomma, tocca mettersi un po’ sotto e fare attenzione.
Combattimenti realistici ma impegnativi
La parte più complessa sono forse i combattimenti, le Invasioni.
Unità militari contigue di alleanze diverse si possono fronteggiare.
In effetti, fino ad ora, la parte prettamente wargame non era emersa.
Qua le cose si complicano un po’ per dare realismo al combattimento.
Probabilmente ne sono consci anche gli autori che riportano nel regolamento un diagramma di flusso per districarsi attraverso le possibilità offerte.
In sintesi l’invasore indica u territorio da invadere e quali unità adiacenti all’esagono nemico saranno coinvolte nell’operazione.
Parte così una classica somma algebrica fra punti Attacco e Difesa delle unità coinvolte.
La faccenda si ramifica nel contrattacco. E’ lì che il Dado decide se sarà una Disfatta, una Resistenza o Tenacia.
In base a questi scenari si applicano regole diverse, attaccante potrebbe subire danni e alla fine anche fallire l’invasione.
E’ forse questo l’aspetto più articolato del gioco, che premia con aggiunta di realismo il giocatore.
In conclusione
>> Collezione di WarZag
>> regolamento
>> opuscolo di approfondimento
>> Link per Acquistare il gioco
Con WarZag iniziamo a rivedere qualche gioco prodotto mediante il supporto e consulenza di Tambù.
E’ un gioco per 2-4 giocatori dove gli eserciti europei si fronteggiano nella seconda guerra mondiale.
Il gioco prevede già un’espansione, comunque, che introduce USA e Giappone spingendo le partite fino a 6 giocatori.
Probabilmente WarZag dà il meglio di sé, nella sua versione base, in 4.
A quel punto si formano le classiche alleanze storiche e c’è una maggiore interazione fra i giocatori.
Anche la modalità tutti contro tutti comunque funziona, meglio se in 2.
Le posizioni iniziali degli schieramenti sono attribuite casualmente, ma forse nelle prime partite a ranghi ridotti conviene mettersi agli estremi dell’esagono.
Si ha più tempo per studiarsi e per armarmi, prima di arrivare alla invasioni.
Un gioco per amanti dei wargame e della gestione
C’è un tipo di gioco, sui cui torneremo speriamo a breve, che prende il nome di hex and counter.
Eserciti di segnalini (counter) si scontrano su terreni di varia natura (hex).
WarZag non cade in questa categoria in senso stretto.
Tuttavia, se certe parti vi sono sembrate un po calcolose, lo sono nella media di questo tipo di giochi che puntano anche alla simulazione.
Più che difetto, è caratteristica.
Ad esempio i terreni non sono caratterizzati e c’è anche una parte gestionale dedicata alla produzione e spesa dei Punti Produzione.
Diciamo che prende qualcosa in prestito da questo mondo, ma poi introduce anche altri elementi.
Video tutorial ufficiale di WarZag
Interessante l’idea del leader che si muove e della sezione Ricerca, che avremmo approfondito.
Fa molto Hearts of Iron, videogioco che andava tempo fa.
Non è un gioco family, ma che richiede una certa esperienza.
Esperienza che si dovrebbe acquisire facilmente grazie al regolamento che ha una sorta di FAQ interlacciata con la spiegazione stessa delle regole.
Esempi e schermi, come quello relativo alle Invasioni, aiutano a comprendere meglio la meccanica di gioco.
In più è aggiunto un depliant appendice che scende nel dettaglio.
Tuttavia richiede un po’ di pazienza all’inizio, passando da regolamento a depliant per verificare tutto sia stato svolto correttamente,
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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