Il gioco che presentiamo oggi, ve lo avevamo già detto in occasione dell’unboxing, lo seguivamo dai tempi del Kickstarter di Steeped Games.
Quando Little Rocket Games ci ha comunicato che lo avrebbe localizzato, abbiamo contato i giorni che ci dividevano dal day one.
Oggi infatti vi proponiamo Chai.
Chai è uno di quei giochi che si vede essere passati attraverso un progetto di crowdfunding.
La scatola è infatti ricca di componenti, se vogliamo superflui, ma non inutili, dal momento che sono gratificanti sia al tatto che alla vista.
Non perdiamo altro tempo e gustiamoci un tè insieme, con le nostre osservazioni alle conclusioni.
Chai
di Dan e Connie Kazmaier
Little Rocket Games
Da 1 a 5 giocatori. Età 8+
Durata: 20-60 minuti
Costo: lo trovate scontato su Get Your Fun
Un onirico e lussureggiante mondo del tè
Come riportavamo nell’introduzione e nei 3 motivi che ci hanno portato a fare l’unboxing, Chai è un gioco ricco di materiali.
Ora, al di là della quantità e qualità dei componenti. anche la grafica che lo accompagna è estremamente curata.
I colori ricordano un po’ Four Gardens, se volete, gioco anch’esso ambientato in Oriente.
Il nostro unboxing
In Chai ogni giocatore gestisce una casa da tè specializzata in uno dei 5 tipi di tè base del gioco.
Per ogni tipologia è stata abbinata una plancia giocatore, 6 token del tipo di tè scelto e un mazzetto di 8 carte di clienti interessati proprio a quel tipo di tè.
I vostri clienti sono di gusti difficili. Oltre al tè base che offrite, vogliono che la loro bevanda sia arricchita con un alcuni Aromi e alcuni “articoli della dispensa”.
Se ci volete bene, ci permetterete di chiamare questi ultimi elementi Dolcificanti. Non lo sono, ma è un modo per procedere più spediti.
E’ chiaro quindi che per soddisfare le richieste dobbiamo recarci a due mercati differenti per riempire gli scaffali del nostro negozio.
Due mercati dove fare acquisti
I Dolcificanti sono gratuiti. C’è una plancia che ospita dei token di cartoncino con i 5 tipi di Dolcificanti, che includono il classico zucchero ma anche più esotiche spezie chai.
Gli Aromi, invece, sono da pagare.
Il loro mercato è una plancia composta da tre righe scavate, ciascuna che ospita 6 tessere aroma.
Gli Aromi sono divisi in 6 tipologie e, se i Dolcificanti sono semplici token di legno, questi sono in quell’ “avorio sintetico” che abbiamo visto in Bumuntu e Honeycombs.
Sarà il colore, sarà la lucentezza, ma sembrano Frutelle.
Chi ha qualche anno avrà capito…
Aromi e Dolcificanti sono contenuti in due sacchetti di tela distinti, da dove si estraggono di volta in volta per rimpolpare i mercati.
L’effetto wow
Le Tazze. Punto. Le cinque tazze di plastica sono l’effetto caratterizzante di Chai.
Sono pesanti e non cascano nemmeno a morire. Sono anche cesellate, così da sembrare davvero provenire dall’Oriente.
Se ne usano tante quanti sono i giocatori al tavolo e si pone davanti a ciascuna un segnalino Mancia coperto.
Un’altra chicca: il conta-turni. E’ un termometro dove ogni turno si alza una livellina di plastica di 25 gradi, fino ai 100 gradi di fine turno.
Come portare avanti una casa da tè di successo
Dopo la lunga spiegazione sugli elementi di Chai, il setup dovrebbe essere chiaro.
Troviamo due mercati, uno per gli Aromi e uno per i Dolcificanti, e una plancia giocatore con gli spazi per evitare di raccogliere più elementi di quanti il regolamento permetta.
C’è poi una vetrina con i clienti, con un numero di carte scoperte in funzione dei giocatori.
Prima di aprire la vostra casa da tè dovete però avere chiari almeno due elementi.
Come fare spesa al mercato degli Aromi
E’ una delle tre azioni disponibili.
Questa permette di raccogliere gli Aromi che servono per preparare i tè che vogliono i clienti.
Si acquistano con un metodo che ricorda Candy Crush, o Pozioni Esplosive.
Dovete raccogliere tutti gli Aromi dello stesso tipo, che compongono un’ininterrotta fila orizzontale o verticale . Il costo è quello dell’elemento più caro, considerando che quelli a sinistra valgono 1 e quelli più a destra 3.
Per fortuna ogni volta che si sceglie questa azione, Chai ci mette in mano una moneta d’oro di valore 3: siamo sempre in grado di fare acquisti.
Come soddisfare un cliente
Scusate la pedanteria, ma è il concetto chiave del gioco.
Ogni carta rappresenta un cliente. In basso sono riportati tre elementi: gli Aromi, i Dolcificanti e il tè base che il cliente desidera.
Come dicevamo, ogni giocatore è uno specialista in una tipologia di tè, ma può soddisfare anche clienti con altri gusti.
Basterà pagare una moneta a chi detiene i token di quel tipo di tè base per farsene fornire uno.
Quando un cliente è soddisfatto, si buttano tutti gli elementi in una tazza da tè e si gira il token Mancia per vedere cosa ci ha lasciato il cliente.
Comunque è solo un piccolo contributo sulla strada per la vittoria. I punti “pesanti” si racimolano da ogni servizio e sono riportati direttamente sulla carta cliente.
Alla fine della partita la somma dei punti derivanti dagli ordini, più il denaro accumulato, serviranno per decretare il vincitore.
Un solitario di gruppo? Mica tanto
Chai è un gioco un po’..paravento.
Ok, tutti i clienti sorridono e i colori sono rilassanti, così come il tè che Chai ci propone.
Dicevamo che ogni giocatore nel suo turno ha una rosa di 3 azioni fra cui scegliere, due delle quali per riempire il proprio negozio.
La terza permette di “riservare un cliente”.
E’ un po’ l’azione del buttadetro. Nel senso che potete, come azione gratuita, soddisfare un cliente della vetrina, se avete tutto ciò che richiede in negozio.
Potete però portare fino a 3 clienti dentro la vostra casa da tè. Quei clienti li potrete accontentare solo voi.
Supponete che state raccogliendo Aromi e Dolcificanti per soddisfare un cliente e un avversario ve lo buttadentro nel suo negozio.
E ora che ci fate con 4 Aromi al limone?
In conclusione
Chai è un titolo che aspettavamo da tempo. Ci eravamo persi il Kickstarter, ma non ci siamo fatti perdere l’appuntamento con Little Rocket Games.
La sequenza di gioco è molto semplice: mi reco ai mercati, raccolgo Aromi e Dolcificanti e soddisfo i clienti.
In realtà ci sono anche carte Abilità che vogliono aggiungere strategia al gioco, ma già il formato base gira a dovere.
In definitiva abbiamo giocato per lo più con entrambe le varianti, sia quella che esclude le carte Abilità sia quella che a fine partita va a contare in ciascuna tazza chi ha la maggioranza dei propri segnalini.
L’ultima variante è quella che alla fine giustifica le tazze nel gameplay.
Per completezza indichiamo anche una modalità solitaria e un’inusuale modalità cooperativa.
Un gioco con più interazione di quello che sembra
Vi abbiamo già indicato come fare entrare clienti nella propria sala da tè, in modo da evitare che ci mettano le mani sopra la concorrenza.
E’ forse l’elemento più cattivo e diretto del gioco, ma non è l’unico.
Una mossa sbagliata al mercato degli Aromi può permettere al giocatore successivo di approvvigionare il proprio negozio a basso costo.
Infine, Chai ha un buon sistema di scalatura, con una vetrina dei clienti e Tazze a disposizione con dimensioni variabili a seconda del numero di giocatori.
Probabilmente, però, in 3-4 giocatori dà il meglio.
Una app di supporto
Steeped Games ha sviluppato un app che ci porta nel mondo di Chai, comprese le versioni ancora non localizzate.
E’ un’idea carina, nel senso che all’interno trovate una selezione di musiche per Spotify e indicazioni sul tempo di bollitura dei diversi tè.
Purtroppo si ha l’impressione che sia rimasta un po’ a metà.
Alcune sezioni infatti sono vuote ed altre solo abbozzate.
Speriamo sia completata per eventuali espansioni di Chai.
Come raccogliere semi di rooibos
Chai per noi ha avuto anche un aspetto didattico.
Alcune tipologie di tè base non le conoscevamo. Una di queste è il tè rooibos.
Al solito ci siamo documentati su Wikipedia.
Curiosa la storia di questo tè africano, ma soprattutto la vicenda legata alla raccolta dei suoi semi.
Sembra che siano davvero piccolissimi, cosicché la raccolta è complicata.
Una donna sudafricana si rese conto che le formiche raccoglievano i semi dell’ Aspalathus linearis, il nome scientifico della pianta, e li portavano nel formicaio.
Sostanzialmente il lavoro era già fatto: si trattava semplicemente di prenderle dal formicaio.
A discapito del lavoro delle povere formiche…
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
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Giocosa