Pendragon Game Studio: 3 novità

In realtà potrebbe essere improprio parlare di novità, soprattutto in un mondo che corre veloce come quello dei giochi da tavolo.
Diciamo che in questo articolo sintetizziamo 3 annunci che Pendragon Game Studio ha annunciato in questo periodo.
A essere precisi la novità è una, mentre le altre due informazioni arrivano nel tempo di recupero.

Tempo di lettura 6 minuti

In effetti, as usual, arriviamo con distacco rispetto ad altri blogger o siti.
Siamo a volte più lenti infatti nell’informarci, soprattutto quando, come in questo caso, ci sono news legate a Kickstarter che non abbiamo seguito da vicino.
Le 3 novità di Pendragon Game Studio ve le proponiamo in ordine cronologico di come ci sono pervenute.

Due nuove giochi e un atteso ritorno:

I primi due titoli che vi proponiamo hanno da poco finito il loro percorso su Kickstarter.
Pendragon Game Studio ne curerà la localizzazione italiana per tutti coloro che hanno sostenuto il crowdfunding.
L’ultima novità è invece “propria” di questo editore.

Mythwind

Il problema dei giochi a campagne è che funzionano in presenza di gruppi assidui.
In questa tipologia di giochi, un po’ come nelle sessioni dei giochi di ruolo, un gruppo esplora un mondo e, sempre quel gruppo, cresce insieme.
Questo aspetto dei giochi “a campagna” se la porta dietro anche Mythwind.
E’ un gioco per 1-4 giocatori che abbiano almeno 13 anni.
Una delle sue note di pregio, da quanto vediamo in rete, è l’ergonomia dei materiali.
In Mythwind troviamo infatti comodi “vassoi”. Per farla breve è un sistema che permette di riporre tutto velocemente e alleggerire il successivo setup, dal momento che l’ultimo istante di gioco è proprio “salvato” grazie all’uso dei vassoi.
Vedetela un po’ come l’evoluzione delle plance giocatore scanalate, qua ancora più organizzate e robuste.

Scendendo più nel dettaglio

Mythwind è un gioco cooperativo dove ogni giocatore interpreta un personaggio con delle proprie caratteristiche.
Non c’è un vero fine e, di conseguenza, una durata indicativa di gioco.
E’ questo uno degli aspetti che ce lo ha fatto paragonare a un gioco di ruolo.
In Mythwind, come ad esempio in DnD, siete sempre incentivati a esplorare il suo mondo.
L’attenzione viene tenuta alta con obiettivi che necessitano cooperazione fra i giocatori per essere portati a termine.
Inoltre la grafica, proprio il modo in cui i folletti ci sono proposti, è sicuramente accattivante.
Senza scendere oltre nei particolari, trovate alla pagina del concluso Kickstarter il regolamento,
La cosa che ci ha più incuriosito, oltre alla modalità di “salvataggio della partita” è il connubio fra piazzamento lavoratori e una parziale componente narrativa.
Sarà interessante assaggiare questo cocktail.

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Senjutsu

Già dal titolo, ma anche dall’immagine della scatola, capirete subito che siamo in Giappone.
Precisamente alla fine del shogunato di Ashikaga quindi, controllando su Wikipedia, verso la fine del 1500.
Periodo turbolento per il Sol Levante, dove si crea un vuoto di potere dove diversi daimyo ambiscono a insediarsi a Kyoto.
In questa guerra civili, i giocatori sono chiamati a gestire un samurai al servizio del proprio daimyo.

La logica dell’albero dei kamae

Miniature a non finire per combattimenti all’arma bianca

Classica mappa ad esagoni dove curatissime miniature andranno a muoversi.
Come ormai di rito alla pagina del Kickstarter, anche qui concluso, trovate il regolamento.
E’ un gioco per 1-4 giocatori, tra l’altro di una durata che non ci saremmo aspettati: solo 20 minuti.
Lo scopo del gioco è suonarsele a vicenda, evitando di subire più ferite di quante il proprio personaggio possa prendere.
Ogni samurai avrà un mazzo di abilità, che corrisponde all’esperienza che ha accumulato nell’arte della guerra.
Durante la partita, il gioco di queste carte, potrà sbloccare anche nuove abilità.
E’ il concetto di kamae ed ogni personaggio ha un suo albero (un po’ come l’albero delle tecnologie di alcuni giochi) che collega i vari kamae.
La scelta dei rami di kamae da seguire dipende dal tipo di tattica da adottare sul campo di battaglia.

Bundle Last Friday

Questa è la notizia su cui volevamo concentrarci oggi.
Era nell’aria.
Infatti, come bonus track, Friday ve lo avevamo proposto anche per Halloween 2021.
Questo gioco di Antonio Ferrara, riproposto in bundle con Ritorno a Camp Apache, è un po’ un classico del suo genere.
Tipico clima horror anni 80, che è la cifra stilistica di Antonio e che ritroviamo, ad esempio, in Tales of Evil.
Last Friday è un gioco del 2016, ma nella community c’è ancora, nei vari gruppi dedicati all’usato, chi lo cerca.
Difficile da reperire e chi ce l’ha se ne priva solo a cifre elevate.
La ristampa ad opera di Pendragon Game Studio potrebbe limitare questo fenomeno, soprattutto rendendo Last Friday accessibile ai giocatori e non solo ai collezionisti.

Immagine che si trova spesso nei film o serie con camping americani.
La forza di Antonio Ferrara è, secondo noi, quella di avere fatto leva su cliché della cultura americana, soprattutto Anni 80, creando qualcosa di originale.
(credits: regolamento pubblicato da Pendragon Game Studio)

Un gioco che probabilmente conoscete

Last Friday probabilmente lo conoscete.
Pendragon Game Studio ha una comoda e ricca pagina di regolamenti scaricabile, fra cui trovate il regolamento di Last Friday.
Vi anticipiamo dire che lo possiamo incasellare, a grandi linee, fra giochi a movimenti segreti di deduzione, dove Scotland Yard è la pietra miliare di questa categoria di giochi.
Del resto la scatola divide i giocatori fra Campeggiatori e Maniaco, di cui si possono intuire le intenzioni.
La particolarità di Last Friday è di essere proprio organizzato come un film, come una storia che si dipana in 4 capitoli ognuno con le sue regole.
Si parte infatti con l’arrivo al luogo di campeggiamento per concludere con la resa dei conti col Maniaco.
Questa sua varietà di gameplay ha richiesto un regolamento un po’ corposo, ma che lo specchietto finale riassume egregiamente.

In conclusione

La notizia di oggi (o di ieri?) è che Pendragon Game Studio propone la ristampa del bundle Last Friday con la sua espansione Ritorno a Camp Apache.
Siamo contenti che ciò avvenga, perché è un gioco che avremmo voluto avere in libreria, ma data la difficoltà nel reperirlo, lo abbiamo visto sempre un po’ da lontano.
Probabilmente, visto anche il recente successo di Tales of Evil e della campagna Kickstarter di Boogeyman, la casa del dragone ha rimesso in moto le rotative.
E’ anche l’occasione per fare un punto su altre novità che Pendragon Game Studio ha comunicato nel corso di Ottobre.

Tempo di recupero

Ci riferiamo alla localizzazione per sostenitori italiani (backers) delle campagne di Mythwind e Senjutsu.
Il primo è un “piazzamento lavoratori con ambientazione“. Un gioco particolare, per una meccanica generalmente giudicata arida per quanto riguarda la tematica.
Tra l’altro un giudizio che non sempre condividiamo.
Mythwind ha la particolarità di funzionare in modalità campagna e di essere organizzata per permettere una facile gestione delle sessioni.
Senjutsu ci ricorda in qualche modo Arena o Arena Colossei. Nel senso che come questi due titoli coinvolge il giocatore in un combattimento in una cabina telefonica, quindi su piccola scala, con mosse e contromosse.
Sicuramente è un gioco che strizza l’occhio ai simpatizzanti delle miniature e alla pagina dedicata ne abbiamo viste di davvero carine.
Insomma, vi abbiamo dato qualche indicazione su come spendere i vostri soldi.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

6 Novembre 2021

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