Seconda giornata a Play 2021: persone e giochi

Modena, 4 Settembre 2021 ore 23:10

Eccoci, dopo una lauta cena, a raccontarvi come promesso le vicende di questa seconda giornata al Play 2021.
Per chi si fosse perso la giornata di ieri, questo il link.
Come previsto c’è stata più affluenza di partecipanti.
In realtà non ci aspettavamo un incremento così alto di numero di giocatori rispetto alla giornata di ieri.

Tempo di lettura 8 minuti

Tuttavia, parlando con veterani di questa convention, ci è stato detto che comunque il numero di persone che si sono recate a Play 2021 è minore di quello degli anni passati. Vedremo domani.
Riflettendoci, abbiamo circoscritto le cause di questa bassa affluenza a diversi possibili fattori.
La pandemia, ça va sans dire, è la prima indiziata. Non crediamo, come molti pensano o vogliono si pensi, che il problema sia legato alla richiesta di esibire il green pass. Più che altro c’è ancora diffidenza nelle persone e molti, magari a buona ragione, ritengono oltremodo scomodo presenziare con l’obbligo di mascherina (sebbene sia giusto indossarla).
Il cambiamento di data infine, che fa sì che si abbiano tre fiere, sebbene dissimili, in un arco di un mese, potrebbe avere dato il suo contributo.
Alle conclusioni un bilancio di questa piccola pagina di diario.

Un arrivo più comodo

Siamo giunti con più calma ai cancelli della fiera.
Abbiamo trovato persone provenire da strade laterali già diverse centinaia di metri dalla fiera.
Pensiamo che il proposito di questi visitatori fosse quello di evitare il parcheggio a pagamento.
Abbiamo infine trovato una lunga fila di persone che attendevano di entrare, sebbene ci sembrava tutto scorresse senza intoppi.
Quando leggerete questo post l’informazione che stiamo per darvi sarà quasi inutile.
Comunque, lasciando l’auto al parcheggio a pagamento a 7€, si accede alla fiera da un altro cancello vicino alla biglietteria.
Se volete, insieme al costo del parcheggio, è implicito un salta coda: comodo.

Qui di seguito alcune foto, meno abbondanti di ieri a causa di problemi di uploading.

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Una tattica banale (forse inutile?)

Grazie alla stratagemma, del tutto casuale, di cui sopra, siamo entrati con la fiera ancora semivuota.
Un’altra astuzia è stata quella di recarci al Padiglione C, quello opposto all’ingresso, mentre la gente intasava quelli a ridosso dell’entrata.
Se questa “trovata napoleonica” sia stata utile non lo sappiamo, ma fatto sta che abbiamo potuto fare un giro in comodità allo stand di Dal Tenda e parlare con l’editore delle prossime uscite.
Ci torneremo in seguito per parlare magari di Bees.

Giochi per più piccoli

La calma ha permesso anche di vedere con tutta tranquillità lo stand della Clementoni.
Da amanti delle escape room, sicuramente è stato un piacere provare Sblocca la Porta.
E’ un gioco pensato per bambini, ma, sarà stata l’emozione, abbiamo toppato alcune volte.
Ottima idea quella di proporre i gioco in due varianti, una base e una deluxe.
In entrambi casi il costo ci è sembrato anche contenuto.
Oltre a vedere altri prodotti dedicati a volpine giocose, abbiamo visto, ma non provato, qualcosa dedicato ai più grandi.
Se amate i grandi successi di Netflix, allora sarete interessati a Stranger Things – Adventures Together e La Casa di Carta.
Nelle prossime settimane ci toglieremo magari il dubbio se è solo un gioco per amanti della serie.
La spiegazione era comunque accattivante.
Un rapido salto anche allo stand di Haba, di cui vi proporremo nuovi giochi appena possibile.
E’ stato un piacere anche aver incontrato dal vivo i ragazzi di Kids & Legends.
Ci ha fatto piacere che le cose stiano girando bene e saremo pronti a proporvi loro nuovi progetti.

Salto al Padiglione A

Caramelle e calzini perduti

Sebbene la scelta non sia così netta e sistematica, oggi abbiamo dedicato più tempo a questo padiglione.
Abbiamo avuto modo di passare allo stand di Cranio Creations e parlare con i ragazzi del Grande Cranio.
Abbiamo assistito alla spiegazione di Sock Monsters. Ha tutti gli elementi, compresa una meccanica memory, che ai più piccoli piacciono sempre. Da provare.
Abbiamo cercato anche notizie su altri due giochi “leggeri” che erano nella nostra shortlist: Candy Crush Duel e Candy Lab.
Beh, ovviamente anche parlato di Golem.
Le nostre curiosità hanno trovato risposta.

Sock Monsters - Gioco da Tavolo Familiare, Avventura di Memoria e Strategia, 2-4 Giocatori, Età 6+, 25 Minuti di Divertimento

Mentre la casa è vuota, elfi coraggiosi e operosi si mettono a mettere in ordine.

31,99 €

Battaglie Medievali e più recenti

Allo stand di Giochi Uniti, oltre a vedere i prodotti di quest’editore, abbiamo assistito a una spiegazione di Matteo Pironi su come muovere le truppe sul gioco The Fall of the King.
Ve ne abbiamo parlato quando abbiamo presentato la sua Top Hat e vi dobbiamo ancora un articolo dedicato (così come per il gioco su Dante, di cui abbiamo una copia numerata).
Come promemoria domani abbiamo appuntamento per raccogliere notizie, come ad esempio su Arena Colossei.
Allo spazio dedicato a Casus Belli abbiamo trovato come previsto Paolo Carraro de La Belle Epoque.
Avvicinandoci per parlare con lui, fra una dimostrazione e l’altra, abbiamo attirato diverse persone intorno al tavolo.
Non penso sia stato dovuto a Volpe Giocosa, bensì a come il gioco si presenta e alla maestria e passione di Paolo nel presentare il suo gioco, edito da Aleph Games.
Siamo contenti che il gioco abbia avuto una buona risposta di pubblico, sia per Paolo e per tutti quelli che ci hanno lavorato, sia per i giocatori che così non si sono persi un gioco davvero ben cesellato.

Giochi che abbiamo giocato più nel dettaglio

Vi elenchiamo qui 3 giochi che abbiamo approfondito di più nella giornata di oggi.
Come da articolo scritto alla vigilia della trasferta modenese, abbiamo una pletora di titoli da provare sul nostro taccuino.
Probabilmente, già lo sappiamo, non riusciremo a giocarli tutti.
Questo sarà dovuto sia al fatto che non siamo, non ancora, animali da fiera, ma anche al fatto che non tutti gli espositori permettono di prenotare una demo.
Troviamo che il sistema di prenotazione, almeno su base giornaliera, sia utile per diversi giochi.
Non è poi obbligatorio finire una partita, ma si potrebbe pensare semplicemente a un arco temporale ritenuto sufficiente dall’editore per farsi un’idea del suo prodotto.

Mantis Falls

Titolo molto atteso in Volpe Giocosa, soprattutto dopo l’hype delle varie community online.
Cittadina americana di provincia degli Anni 40. Qualcuno è stato ucciso e alcuni dei giocatori sono testimoni.
Converrà loro abbandonare la cittadina al più presto, altrimenti la mala li metterà a tacere con i suoi metodi.
Ad inizio partita vengono assegnati i ruoli casualmente
In questo gioco per 2 o 3 giocatori potranno tutti essere Testimoni, ma si potrà nascondere anche un Killer.
Nessuno dei giocatori, vista la natura del gioco, conosce la reale composizione del tavolo.
Tutte le regole aiutano a garantire anche l’anonimato, dovendo a volte basare anche il rispetto del regolamento sulla fiducia.
Detto ciò, e lasciando i dettagli ad un’altra occasione, i Testimoni vincono se raggiungono la destinazione senza che nessuno di loro muoia.
Un gioco sicuramente diverso dal solito.

The Thing

Sapete quanto Volpe Giocosa aspettasse di provare questo gioco.
Siamo stati così davvero contenti di averla provata nella Blue Room, in compagnia degli autori.
Simpatica anche la composizione del personale della base, che ha visto blogger di Gioconauta, Gli Esplora Giochi, BoardGame Francesco, Board-games.it, Geek Family e Io Gioco (speriamo di non avere dimenticato nessuno né di avere toppato coi nomi).
Oltre alla presenza degli autori, è stata una demo di pregio anche grazie al fatto che Pendragon Game Studio ha tirato fuori il servizio buono.
Ci riferiamo ai token e al playmat, ad esempio, che saranno poi acquistabili anche da chi non fatto il Kickstarter.

Una nostra prima impressione

Esperienza sicuramente positiva. Primi turni un po’ impacciati, dovuti alla mancanza esperienza di tutti (?) col gioco.
Partenza quindi lenta con giocatori che si occupavano quasi esclusivamente di mantenere la base.
Alcuni lanci di dadi che hanno portato a deteriorare velocemente le infrastrutture delle base, hanno messo un po’ di sale sulla coda agli scienziati.
A quel punto sono volati gli stracci e ci è stata una serie di accuse reciproche su chi fosse l’alieno.
(Chi avesse difficoltà a seguirci trova qui un articolo che spiega il gioco legato a questo film cult).
Il cuoco, personaggio di Volpe Giocosa, è stato additato di essere un alieno.
Ci siamo smarcati troppo tardi e abbiamo fatto salire sull’elicottero, ormai agli sgoccioli col carburante, un alieno.
Partita persa.
Se amate il genere e siete soliti frequentare un gruppo di gioco di almeno 4 giocatori, consideratelo.

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Khora

In tarda serata abbiamo provato questo titolo di Mancalamaro.
Gioco che già ci aveva incuriosito dai materiali. La plancia doppia, con le “scanalature” per tenere i token fermi, la abbiamo sempre trovate comoda in tutti questi tipi di giochi.
In questo gioco per 2-4 giocatori si gestisce una polis greca.
Visto “di in piedi” può sembrare complesso. In realtà lo svolgimento dei turni è molto ben regolato, con icone e riassunti sempre a portata di mano che rendono il tutto didascalico.
Sostanzialmente si migliora di volta in volta la propria polis, in modo che quando si svolgono le azioni abbiano maggiore effetto.
I miglioramenti corrispondono nel progresso in diversi tracciati che riguardano, ad esempio, la classica Cultura, Popolazione o Capacità Militari.
Il lancio di due dadi, incrementabili fino a 3, indica fra quali azioni possiamo scegliere di dedicarci.
Per i non amanti dell’alea riportiamo che tutto è mitigabile pagando un costo, alla Marco Polo per intenderci.
Eleganza, sia nella meccanica che nel materiale, che fanno di Khora un titolo da rigiocare. Un buon numero di carte ci suggerisce una buona longevità e sono l’elemento che aiuta la percezione dell’ambientazione.
Vogliamo ora capire se tutte le strade proposte da gioco siano equamente valide (bilanciamento).
Forse un titolo non particolarmente innovativo, ma che a noi ha divertito. Il divertimento è poi il fine di tutto.

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In conclusione

Vista la tarda ora chiudiamo qui la nostra pagina di diario, mancando forse di dire qualcosa.
Come ad esempio l’esperienza della demo di MicroMacro di MS Edizioni, che ci ha permesso di capire a fondo ogni dettaglio.
Che poi Play 2021 non è solo giocare.
Molto interessante il Q&A con Enoch Fryxelius, in qualche modo co-autore di Terraforming Mars.
Ci mangiamo ancora le mani per aver perso l’evento di INAF sulla terraformazione.

Appuntamenti di domani e ringraziamenti

Domani vogliamo essere freschi per provare alcuni titoli allo stand Red Glove e magari anche fare un giro alla Coppa Cobram.
C’è anche un appuntamento con Starship Interstellar. Ringraziamo Andrea Crespi e Davide Calza per essersi fermati con noi in zona Cesarini per una chiacchierata. Impagabili.
Lo stesso ringraziamento va a Marcello Bertocchi di Studio Supernova dove ci ha gentilmente firmato la nostra copia di Il Gioco è Tratto e presentato i Corti & Colti già editi.
Un progetto su cui sicuramente ritorneremo, ma per il momento buonanotte.

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