Il gioco di cui parliamo oggi ha qualche anno.
Quando Volpe Giocosa riprese a muovere i primi passi, frequentando anche ludopub, Century – La via delle Spezie si trovava sempre su qualche tavolo.
Noi lo avevamo giocato qualche volta, ma mai acquistato.
Forse all’epoca, per un gioco di carte, ci sembrava troppo costoso.
Probabilmente all’epoca lo era davvero, come spesso avviene per i titoli appena usciti che volano sull’hype.
Adesso si trova nello nostra libreria e all’oasi delle conclusioni trovate qualche nostra considerazione.
Century – La via della spezie
di Emerson Matsuuchi
Asmodee Italia
Da 2 a 5 giocatori. Età 8+
Durata: 40 minuti
Costo: 30 eur
Un packaging perfetto
Col termine packaging ci riferiamo a come tutto il gioco è confezionato, con l’organizzazione del materiale e la sua presentazione.
Sebbene abbiamo un canale di unboxing, ci piace scrivere qualche riga in merito.
Siamo infatti amanti di carta e inchiostro, seppure virtuale.
Soluzioni semplici ed efficaci
La scatola di La via delle spezie è rettangolare, a libro, come andava forse qualche anno fa.
Lo scoperchiamento rileva una plastica che alloggia il materiale.
Non è tantissimo né ci sono effetti wow.
Però è ben organizzato e di qualità.
Le spezie non sono fatte come meeple risorsa, tra l’altro difficilmente rappresentabili, sono dei cubetti.
Del resto come è fatta la Curcumma?
Non quelli piccoli piccoli da gioco german, ma qualcosa di circa 1 cm che non scivola dalle mani.
L’editore mette all’interno quattro ciotoline di plastica per contenerli.
Niente più salti in merceria.
L’unboxing unplugged
Le carte sono piccole opere d’arte
Le carte sono grandi più del minimo dovuto. Hanno le dimensioni di quelle di Dixit, o quelle dei tarocchi, se non conoscete il gioco.
Generalmente fa una scelta di questo tipo quando si vuole dare carta bianca al responsabile artwork.
Qui gli artisti David Richards e Fernanda Suárez ne fanno buon uso.
Le immagini di mercanti e piazze di vendita esotica sembrano piccoli dipinti ad olio.
L’unica cosa che il materiale sta proprio a misura.
Già così serve precisione per far richiudere la scatola, se poi amate imbustare le carte, tanti auguri.
Un’ultima informazione: le monete.
Non sono usate per come valuta, ma come punti.
Sono in metallo, in “oro” e in “argento”.
Un gioco semplice e torneabile
Un gioco molto semplice, come vedremmo a breve,
Ed anche torneabile.
Ci siamo chiesti, e abbiamo chiesto alla community cosa voglia dire.
Se qualcosa ha fatto qualche torneo, noi pochi, sa come si usi un sistema chiamato svizzero.
Per farla breve ogni giocatore ha un punteggio associato alla sua capacità riconosciuta su quel gioco (spesso chiamato Elo).
Le partite si susseguono abbinando i giocatori in base al loro punteggio e ai risultati degli scontri precedenti.
Costruendo tavoli di giocatori della stessa fascia, infine si arriva ad avere una classifica.
E’ un sistema che ci piace, rispetto a un sistema a eliminazione diretta, ad esempio.
In questo modo tutti giocano lo stesso numero di partite e nessuno sta a guardare.
Un’incursione sulle caratteristiche di un gioco torneabile
Un gioco torneabile in questo senso, deve essere rapido.
Se poi è anche semplice, permette di costruire tornei popolosi più facilmente.
Il gioco deve avere probabilmente una componente di casualità circoscritta, altrimenti potrebbe essere una tombola.
Sicuramente il gioco non dovrebbe avere il difetto del Kingmaking (bell’articolo sulla Tana dei Goblin).
Visto in Marrakech, è quella “meccanica negativa” dove un giocatore, ormai fuori dalla corsa al podio magari, può decidere con le sue mosse chi vinca.
Nel senso descritto sopra Century – la via della spezie è altamente torneabile.
Ci sarà occasione per parlare di nuovo dei tornei.
La dimostrazione che i deckbuilding piacciano da un po’
Ultimamente abbiamo visto Rocketmen, ma anche Dune Imperium, dove la meccanica del deckbulding è mixata con il piazzamento lavoratori.
La meccanica principale della la Via della spezie è propria quella di costruire una mano di carte durante il gioco.
Ok, non c’è un mazzo dove si pesca, ma tutte le carte stanno in mano.
Se volete parliamo anche di gestione della mano, ma ci sembra un tecnicismo.
Tutto sul commercio della spezia
Diciamo che il gioco si basa sul commercio della spezia. Ce ne sono quattro tipi.
Hanno valore diverso; si parte dalla Curcuma, allo Zafferanno, per arrivare alla Cannella passando per il Cardamomo.
Inutile segnarsi questi nomi: il gioco è sostanzialmente astratto e vi riferirete alle spezie semplicemente citandone il colore.
Mette in fila le coppette con i cubetti, ricorda la classifica del loro valore.
Come funziona
Come in ogni deckbuilding serve una mano iniziale di carte come motorino d’avviamento.
Qua sono due: uno permette di mettere da parte 2 cubetti di Curcuma, mentre l’altra permette di migliorare i cubetti a una spezia di qualità superiore.
Sul tavolo sono disposte due file di carte.
Una rappresentano i Mercanti, carte da acquistare e aggiungere alla propria mano.
Permettono di aggiungere altre tipologie di spezie alla propria riserva, migliorarne o fare degli scambi.
Il commercio della spezia avviene sempre con la Riserva, la banca.
L’interazione fra i giocatori è difatti data solo dal fatto che giocano su una vetrina comune.
Anche le carte Punteggio, che avremmo preferito si chiamassero Contratti, si dispongono in una fila.
Indicano che spezie bisogna scartare per ottenere il punteggio indicato.
Alcune carte Punteggio permettono anche di ottenere monete, che valgono punti extra.
Il regolamento intero, due facciate di un cartoncino, sarà più chiaro.
In conclusione
Una ricerca su Board Game Geek può mostrare quanti giochi escono ogni anno.
Un turbinio, accompagnato anche da quelli proposti dai crowdfunding.
Ammettete, quante partite fate per ciascun vostro gioco in libreria?
E quanti di questo hanno più di 5 anni?
Ecco perché forse parlare di Century – La via della spezia può sembrare anacronistico.
Secondo noi è un gioco ancora attuale.
Una meccanica deckbuilding molto spinta
Uno dei “trucchi” del gioco è quello di costruire un motore efficiente.
Quando volete, potete saltare un turno per riprendere le carte giocate fino a quel punto.
L’abilità sta nel creare una sequenza dove, ad esempio, le spezie che potete scambiare siano quelle che effettivamente riuscite a prendere.
Dicevamo l’interazione è dovuta solo al fatto che i giocatori insistono su due mercati comuni, quello dei Mercanti e quello delle carte Punteggio.
Sicuramente dare un’occhiata alle spezie degli avversari permette di intuire che a che carte Punteggio stiano mirando.
Buona la scalabilità.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.