Il mito di Atlantide è antichissimo. Avremmo pietà di voi evitando il pippone sul Platone.
Alla fine per giocare ad Atlantis Rising non serve avere nozioni sulla storia di questo continente perduto.
Tempo di lettura 8 minuti
Vi presenteremo infatti uno degli ultimi giochi usciti per Ghenos Games.
La versione proposta dall’editore è la seconda, in modo anche da orientarvi in rete.
La prima del 2012 non ci risulta sia stata localizzata.
Insomma un gioco collaborativo per noi inedito e che per l’occasione è stato vestito davvero a festa,
Alle conclusioni vi diremo se siamo riusciti a scamparla.
Atlantis Rising
di Galen Ciscell
Ghenos Games
Da 1 a 7 giocatori. Età 10+
Durata: 2 ore
Costo: 57 eur circa
Il “tappo” in plastica ci preannuncia golosità
Come si diceva nell’unboxing del gioco, Atlantis Rising è davvero ricco.
In parte lo sapevamo, grazie alle nostre indagini.
Quando però apri il coperchio in cartone e trovi il tappo in plastica (tipo quello di Dungeonology) ti aspetti dell’opulenza.
Così difatti è stato.
Il tappo copre un inserto in plastica dove alloggiano tutti i materiali con i lor ziplock.
Anzi, le minuterie, come le pedine, sono in sacchetti di plastica sigillati e organizzati per colore.
Non solo abbondanti quindi, ma anche una buona presentazione.
Il nostro unboxing con mezzi audio di fortuna
Un tabellone componibile
Il cuore del gioco è la Plancia Isola. E’ formata da 37 tessere che si incastrano tra loro per formare un puzzle.
Il risultato è per l’appunto il tabellone di gioco a forma di stella.
Al centro si posiziona un esagono il cuore dell’isola, mentre ogni ramo della stella è una Penisola.
Il tabellone contiene le azioni che andremmo a svolgere piazzando gli Atlantidei che controlliamo.
Sono meeple divisi in Seguaci comandati dal loro Leader, di più grande dimensione.
Un tabellone a parte è il Portale Cosmico, con cui dovete prendere confidenza se volete vincere.
E’ un disco con degli incavi per alloggiare le tessere componente.
Finiti gli alloggi, il Portale è pronto.
Gli Dei non stanno a guardare
Atlantis Rising, come dicevamo, è un gioco collaborativo.
La Scatola rappresenta gli Dei e ha sia un tracciato che un mazzo Sventura.
Ad ogni turno le carte di questo mazzo sveleranno a che impiccio andranno incontro i giocatori.
Il tracciato Ira degli Idei sarà aggiornato ad ogni turno e anche da qui usciranno disgrazie per i poveri Atlantidei.
Cubetti banditi
Il Portale Cosmico visto pocanzi non si costruirà da solo.
Alla fine il peregrinaggio degli Atlantidei per le Penisole è proprio volto alla raccolta di risorse da investire nella costruzione del Portale Cosmico.
Dal punto di vista del materiale non parliamo dei classici cubetti colorati, ma anche elementi in metallo che richiamano davvero bene il materiale che vogliono rappresentare.
Ve l’avevamo detto era un gioco ricco.
Come salvarsi dalla fine di Atlantide e farsi una nuova vita
A parte le battute dell’introduzione, tocca un attimo inquadrare la trama dietro Atlantis Rising.
Come riporta Platone, e il regolamento in prima pagina, a un certo punto gli dei sbroccano e fra terremoti e inondazioni affondano Atlantide.
Ora, gli abitanti di questa isola sono molto avanzanti, con capacità e poteri fra il fantascientifico e il mistico.
L’Energia Mistica, una risorsa rappresentata come gemme, e le Barriere Mistiche mettono l’accento su questo aspetto, se il Portale Cosmico non fosse sufficiente.
Un popolo avanzato sicuro, previdente meno, ammesso che gli dei abbiano mandato qualche preavviso.
Tant’è che si devono organizzare all’ultimo minuto per aprire questo portale e attraversarlo per mettersi in salvo.
Un gioco semplice da giocare, meno da battere
Il gioco è in realtà molto semplice, sebbene la componentistica faccia pensare ad un cinghialone.
Secondo noi, come in altri, titolo la componente piazzamento lavoratori aiuta a entrare subito in partita.
Probabilmente è una delle meccaniche “moderne” più intuitiva.
Un turno in 4 fasi
Nella prima ogni giocatore posiziona i suoi Atlantidei nelle varie caselle che permettono le azioni.
Ciò avviene in contemporanea, senza un rigido schema sequenziale.
Il Leader ha caratteristiche diverse, così come ogni giocatore ha abilità speciali dovute al suo personaggio.
Tralasciando questo punto, è il momento degli dei reagire attraverso le carte Sventura.
Se vi va bene sono neutre, altrimenti cappoterranno qualche tessera dell’isola.
Questa diventerà così inutilizzabile e gli Atlantidei posti sopra tornano dal loro proprietario senza compiere l’azione.
E’ questa la furbata secondo noi del gioco.
Azioni solo dopo che ha giocato la Scatola
La fase che esegue le azioni è la terza. Solo se gli Atlantidei non sono dovuti tornare forzatamene a casa, allora eseguono quella della propria casella.
Le sei Pensiole rappresentano sei possibili tipi azioni da portare a termine.
Per farla breve alcune consentono la raccolta di risorse, altre il reclutamento di nuovi Seguaci.
C’è anche la possibilità di prendere carte dalla Biblioteca che comportano dei vantaggi.
Non ricordate lo spazio azione forse più importante, sebbene non all’inizio.
E’ quello, come dicevamo, della costruzione del Portale Cosmico.
Nella quarta fase, in base allo stato del tracciato Ira degli Dei, un altro pezzo di isola andrà in fondo al mare.
E’ facile vincere?
Al momento ci stiamo muovendo sul livello base (in seguito vediamo che significa).
La prima partita è stata davvero un devasto.
Atlantidei poco coordinati giravano l’isola raccogliendo risorse in modo frenetico, ma che poi venivano male impiegate.
Con l’esperienza è stato possibile fare un ragionamento a ritroso: cosa vogliamo costruire, quali risorse servono, quali e quanti Atlantidei era opportuno inviare.
Alla fine la collaborazione e pianificazione è stata premiata.
Un gioco casuale?
Le mani avanti le mettiamo subito noi, prima di qualche osservazione.
Atlantis Rising ha difatti diversi parti aleatorie.
Le risorse ad esempio vengono raccolte tramite lancio di uno o due dadi, tra l’altro belli robusti.
Ogni volta si supera il numero indicato si mette in saccoccia la risorsa indicata.
Non proprio alla Stone Age, ma qualcosa di simile.
C’ anche la possibilità di utilizzare Energia Mistica per migliorare i risultati.
Lo stesso vale per il mazzo Sventura che cerca di distruggere l’isola: non sapete mai cosa possa uscire.
Rischio calcolato e difficoltà scalabile
Crediamo che in questo senso l’autore abbia fatto un buon lavoro.
Innanzi tutto il regolamento indica come avere un mazzo Sventura più o meno sfidante, sostanzialmente facendo leva sul numero di carte che mantengono lo status quo.
Per quanto riguarda la raccolta delle risorse, c’è da fare una piccola osservazione.
Le tessere più periferiche della stella sono quelle che più probabilmente vi permetteranno di portare a casa risorse con più facilità.
D’altra parte, dal momento che le carte Sventura iniziano ad affondare l’isola proprio da queste tessere, può accadere che non arriviate neppure a lanciare i dadi.
L’organizzazione del turno per come proposto è azzeccata proprio per quest’aspetto.
In conclusione
Atlantis Rising, lo abbiamo detto in occasione del suo unboxing, ci ha incuriosito per 4 aspetti.
Sicuramente ha rispettato le nostre aspettative per quanto riguarda la collaborazione.
E’ un elemento importante del gioco che, se non messo in atto, trasforma i round in una raccolta disordinata di risorse.
Collaborare in modo efficiente è difficile, fidatevi.
Arrivare a portare in salavo gli abitanti di Atlantide è complesso, ma forse meglio dire sfidante.
Un po’ come in La Spedizione Perduta, dove la vittoria è un miraggio, Atlantis Rising lascia la voglia di essere rigiocato.
Il trucco, o l’uovo di Colombo, di questi giochi collaborativi e a tema survival è proprio nel non essere né troppo banali né frustrare i giocatori.
Ciscell porta a casa l’obiettivo.
Semplicità
Come scritto poc’anzi temevamo il mattone, anche se i nostri recensori fidati ci rassicuravano.
Il piazzamento lavoratori in questo senso non tradisce e il posizionamento contemporaneo degli Atlantidei lo rende fluido.
Il bilanciamento fra rischiosità e facilità delle azioni ci è piaciuto.
L’ambientazione
Di Atlantide se ne parla in diversi romanzi, videogiochi e film.
Qui l’autore ci propone un filone a noi non noto, probabilmente originale.
Qui gli abitanti del continente sommerso seguono la scia dei viaggiatori spazio-temporali, un po’ alla Stargate.
Bisogna prenderci confidenza.
I materiali non tradiscono
Ci parlarono bene dei materiali e a buon ragione.
Tanti e di qualità, non ha lesinato su niente.
Il tabellone che si compone, con elementi double face per segnalare le parti affondate, è un’ottima scelta.
All’inizio serve un po’ di pratica per formare il puzzle da 37 pezzi, ma capita la logica d’assemblamento è un minuto.
Spariti i cubetti, che sarebbero stati sufficienti, in favore di risorse davvero pregiate.
Per noi il gioco sarebbe funzionato anche con un’impronta più austera, ma non nascondiamo che abbiamo gradito il materiale proposto.
La domanda può essere semmai quanto abbiamo pagato queste migliore.
Usare componenti “standard” e creare un kit di upgrade quanto avrebbe ridotto il prezzo?
Magari facendo già une versione di deluxe il costo, per il giocatore, è minore della somma di due scatole separate.
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